“Il mistero Borromini” – Massimo Aureli


Voto: 4 stelle / 5

“Il mistero Borromini” è un giallo di Massimo Aureli pubblicato da Newton Compton editori nel 2022. Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.

Trama de Il mistero Borromini

Quando l’architetto Francesco Borromini viene trovato agonizzante, esclusa l’ipotesi di un tentativo di suicidio, tutti i sospetti ricadono sul suo più accanito rivale Giovanni Lorenzo Bernini, uomo da carattere scontroso e facile all’ira. 

Il brillante monaco Bernard de Rochefort, accompagnato dal suo fidatissimo novizio Dominic, sarà chiamato niente di meno che dal Papa, per indagare sull’accaduto.

Le vicende si  susseguono a ritmi incalzanti intrecciandosi tra depistaggi, clamorose scoperte e tradimenti. Sullo sfondo aleggia l’ombra nera dell’inquisizione e l’angoscia che ne deriva.

Trama e ordito sono fittamente tessuti. Padre Bernard, brillante e astuto,  farà appello a tutto il suo intuito per venirne a capo, riportando alla luce i fatti e sottraendo all’umanità un pericoloso strumento di potere. È infatti, fermamente convinto che l’uomo proprio non sappia maneggiarlo il potere.

Chiunque ne venga in possesso, pur inizialmente animato da buone intenzioni, sarà incapace di farne buona gestione e, prima o poi, per ingordigia o stupidità, lo userà per scopi non proprio umanitari. 

A muovere gli individui, non l’ideale di giustizia ma il potere. Indiscutibile il fascino che esso esercita su schiere di uomini e sulle loro menti scaltre e malvagie tanto quanto inquietante è, la paura che incute in chi, per inettitudine o accondiscendenza, lo subisce. 

Recensione

È oltremodo triste costatare che i più grandi assetati di potere e di sangue vestano abiti talari. Mai come in questo contesto, fu più vera l’affermazione che l’abito non fa il monaco!

Le monete poi fanno il resto. Cosa non si è disposti a fare per poterne intascare un po’? Consolatoria, in questo quadro piuttosto tetro, arriva la consapevolezza che l’avarizia punisce anche i più perspicaci.  Ad essi infatti, accecati dalla loro stessa ingordigia, sfugge l’inganno messo in atto da chi ne sfrutta la debolezza. 

E infine, altrettanto lo è, la certezza che nonostante tutto, l’amicizia, quella che senza chiedere, dona, può ancora abitare il cuore di Dominic e Bernard. 

La scrittura cattura il lettore, i personaggi sono lontano dall’essere scialbi. 

Persino Dominic che inizialmente sembra pendere dalle labbra di padre Bernard, ponendogli talvolta domande che sfiorano l’ovvietà,( ma senza ombra di dubbio,il ragazzo si farà ) tira fuori, soprattutto sul finire, la sua personalità. 

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