“La spia di Richelieu” – M.G. Sinclair


Voto: 4 stelle / 5

Pubblicato in Inghilterra nel 2017, il romanzo “La spia di Richelieu” di M.G. Sinclair è stato pubblicato in Italia da Lacorte editore nel 2019.

L’autore decide di scrivere la storia di Sebastián de Morra dopo aver visto un suo ritratto, opera del pittore Diego Velazquez, al museo del Prado di Madrid. Il quadro risale al 1645 circa, all’epoca Sebastian si trovava alla corte di Filippo IV. Il romanzo di Sinclair si conclude qualche anno prima, ricostruisce la vita di Sebastian fino agli anni in cui è stato un fidato collaboratore del cardinale Richelieu.

Trama di La spia di Richelieu

Sebastiana de Morra nasce a Camoches, un villaggio della Normandia, in una famiglia molto povera. Intorno ai tre anni i suoi genitori si accorgono che in lui c’è qualcosa che non va, lo spettro che non crescerà in modo normale prende sempre più la forma di una certezza: Sebastian è un nano. Le condizioni economiche della famiglia sono sempre più che precarie e la madre decide di affidarlo al parroco, padre Jean, che rimane presto colpito dalla grande intelligenza del ragazzo. Dopo gli studi, Sebastian diventa prima un buffone di strada, poi presso la corte di sua maestà, Luigi XIII, dove diventa il consigliere più fidato del cardinale Richelieu.

Recensione

Lettura molto scorrevole. Non si può non fare il tifo per Sebastian, piccolo uomo dal grande cuore. La natura si è presa gioco di lui e lui si prende gioco della sua natura per far divertire. La sua rassegnata sofferenza quando gli altri, vedendolo, inorridiscono o scoppiano a ridere è il più grande insegnamento del nano di corte.

La cultura che offre opportunità a chi sembra non averne nessuna è la grande lezione della storia di Sebastian.

“Per la prima volta nella sua vita, la sua statura non contava. Importava solo memoria, sillabazione e dizione.”

Sebastian non ha mai avuto amici, non è mai riuscito a suscitare simpatia, ma trova finalmente un amico nel cardinale Richelieu: personaggio rigoroso e impenetrabile, ha una notevole stima di sé, delle sua abilità strategiche, che difficilmente gli consente di riconoscere meriti negli altri. Sebastian riesce ad aprire un varco, a fare breccia nella corazza di austerità del cardinale: forse quel piccolo un uomo che deve necessariamente guardare dall’alto in basso ha davvero qualcosa di speciale, forse è davvero diverso da tutti gli altri.

Lotte per il potere, complotti sovversivi, gelosie e rivalità sono gli ingredienti che danno suspense alla storia che da semplice romanzo storico acquista il sapore di spy story.

Consigliato agli amanti dei romanzi storici in cui non mancano gli intrighi.

Commenti