“Il pregiudizio della sopravvivenza” – Paolo Roversi


Voto: 5 stelle / 5

“Il pregiudizio della sopravvivenza” è un poliziesco della serie Enrico Radeschi scritto da Paolo Roversi. Di questo autore abbiamo recensito “L’ira funesta” e “Black money“.

Lady Gaga impugna la pistola con sicurezza, come se non avesse fatto altro nella vita… Con un prologo nel quale accade quanto descritto (sarà tutto vero?), anche l’ottavo romanzo della serie Radeschi del giallista lombardo Paolo Roversi avrà vita felice.

Protagonista il giornalista e hacker Enrico Radeschi

Il titolo della più recente indagine del cronista di nera e “smanettone” informatico è “Il pregiudizio della sopravvivenza”, pubblicato da Marsilio a marzo 2021 (256 pagine, 17 euro), dopo la precedente avventura radeschiana, ”Alle porte della notte”, settima nel 2019 della serie avviata con “La confraternita delle ossa”, riproposto dalla casa editrice veneziana nel 2016.
Nelle storie del suzzarese Roversi e del mantovano Enrico Radeschi, trapiantati a Milano, i cattivi non si fermano mai. C’è sempre lavoro per il vice questore Loris Sebastiani e al momento un nuovo colpo è provvidenziale per il fascinoso dirigente della Mobile milanese, grinta alla Callaghan-Eastwood e sigaro sempre spento girato in bocca. Non lo disturba affatto la chiamata d’emergenza che lo sollecita in servizio. Ha appena esaurito il clou dell’incontro galante con la francesina dall’accento esotico tanto eccitante e può allontanarsi con una scusa eccellente, scongiurando il pericolo di complicazioni femminili che non intende rendere stabili.

Quasi due milioni di euro alle Cayman

Il tempo di raggiungere l’ispettore Mascaranti in via Monte Rosa, nel centro più elegante di Milano e il rumore tambureggiante del Giallone, la Vespa 1974 riverniciata con la bomboletta spray, annuncia l’arrivo del segugio della stampa che la inforca. Un minuto ed ecco pronto, con pizzetto e occhiali d’ordinanza, il giornalista freelance immancabile in tutti i casi che contano nella “città da bere” e partner di tante indagini di Sebastiani.
Questa poi è di quelle che scottano: sono entrate in azione le Bad Girls, quattro donne rivestite di tute informi borchiate di kevlar, i volti coperti da maschere di cantanti o dive del cinema, la voce alterata da apparati che la distorcono, armi spianate, fare deciso, inesorabile. Hanno fatto irruzione alle 22 nell’abitazione di un concessionario di automobili di lusso, preso in ostaggio la quarantina di ospiti della festa di compleanno della moglie e lasciato l’appartamento alle 5 del mattino, dopo avere ripulito tutti di quasi due milioni di euro.
Tanto valgono i gioielli indossati e i contanti nei portafogli? Niente affatto, quelli non li hanno toccati. Hanno ripulito i conti correnti dei presenti, ottenendo password e PIN per l’home banking con le buone e un limitato uso delle cattive. È bastato spezzare il pollice del primo dei non collaborativi. Denaro trasferito in un conto alle Cayman, probabilmente già svuotato.

Il punto sulla vita di Enrico Radeschi

Negli otto anni in cui è Enrico è stato costretto all’esilio, per salvare la pelle dal criminale che gliel’avrebbe cavata, l’ex assistente Fuster è diventato direttore di Milano Nera, rilanciando alla grande il portale di news noir. Al momento, ha mollato tutto addosso al redivivo Radeschi, complice un incidente del padre. È in Toscana, con Buk, il vecchio labrador del cronista che si è ritrovato oberato di lavoro e solo. Da qui il nuovo acquisto: Andrea, giovane e brillante neo giornalista. Il nome non deve portare fuori strada, è la bionda, occhi azzurri e volto attraente perfetto, che ha ribaltato la redazione. Altro che rapporto direttore-praticante, ha fatto irruzione nella testata e nella vita del redattore superstite, con cui ha stabilito un sodalizio affettivo stabile. È quello su cui riflette Enrico vedendola partire sul treno che porta la ragazza e un’amica a Salisburgo, ad un convegno sulla comunicazione.

Il consueto contributo alle indagini

Sebastiani rivela al cronista hacker le coordinate del conto delle ladre nel paradiso fiscale, per accelerare le ricerche. In cambio dell’aiuto, oltre a qualche foto in esclusiva delle Bad Girls, Radeschi avrà la precedenza nelle notizie, mentre ne arrivano di cattive sull’amico poliziotto foggiano Lonigro. Arriva anche una vecchia e utile conoscenza, il cipriota Christos, per tutti il Danese. Gestiva un chiosco pizzeria a Christiania, il quartiere delle droghe leggere di Copenaghen, sebbene vendesse altro più che margherite e capricciose. Sotto i vestiti, porta sempre un iguana, che spunta nei momenti più impensati. Ma non è un rettile ad agghiacciare Enrico, sono un’immagine e un messaggio inquietanti. Andrea è stata rapita in Austria da Hurricane, altra vecchia e pericolosa conoscenza, un super criminale capace di tutto.

Alle 18, a Salisburgo, senza la pula

Appuntamento alle 18, a Salisburgo e senza Polizia “o lei morirà”. Quasi 600 chilometri: sei ore d’auto almeno. Ne impiegano solo quattro, con il Suv del Danese mai al di sotto dei 200. Lampeggianti minacciosi per chiedere strada. Se non bastano, paraurti a un millimetro di quello posteriore di chi tarda a farsi da parte-
Hurricane ha 64 anni, non è nato bandito, è diventato in carcere, uno incallito. Incide sul corpo delle vittime una “H”, da Hurricane, la canzone di Bob Dylan che tanto lo aveva colpito in gioventù. Dopo una plastica facciale in Francia, si è rifatto una nuova vita come allevatore nelle campagne del Mantovano.
Indovinate chi lo ha smascherato e mandato a monte la sua copertura, con tutte le conseguenze di allora e di oggi?

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