“La casa sulla riviera” di Natasha Lester (Newton Compton 2022) è ambientato a Parigi negli anni del secondo conflitto mondiale. Un secondo filone ci porta, invece, in Costa Azzurra ai giorni nostri.
Ringraziamo la casa editrice per la copia omaggio.
Trama di La casa sulla riviera
Eliane è appassionata d’arte, lavora al Louvre e aiuta i genitori nella brasserie di famiglia. Conosce Xavier, un amico di suo fratello Luc, quando la guerra è alle porte: non c’è tempo per i sentimenti, Eliane li mette da parte e mette le sue forze e le sue competenze al servizio della città occupata. Insieme a Rose, annota le opere d’arte di cui i nazisti si impossessano, sperando che quanto prima, possano essere recuperate.
Remy sta fuggendo da un passato doloroso, cerca di superare un grande dolore in una tenuta che ha ereditato in Costa Azzurra. Un quadro di proprietà della sua famiglia e un affascinante fotografo proveranno a farle ritrovare la speranza di un nuovo inizio.
Recensione
Il romanzo non mi ha coinvolta all’inizio. Trovavo il linguaggio molto banale, non posso dire se la mia impressione è legata alla traduzione o alla scrittura dell’autrice, ma trovavo i personaggi deboli e non riuscivo ad inquadrarli.
Nella seconda parte del romanzo, con le vicende chiare su entrambi i fronti, è scattata la scintilla: il romanzo mi piaceva e lo leggevo con piacere, con interesse. C’era quella voglia di incontrare Eliane, Xavier, Rose, Angelique e seguire le loro vicende.
Posso affermare che “La casa sulla riviera” è uno di quei romanzi in cui bisogna leggere speditamente le prime pagine per esserne catturati.
Non ho amato il personaggio di Remy, non mi è piaciuto come è stato raccontato il suo dolore: sentivo qualcosa di falso e mi è sembrato che l’autrice sottolineasse ripetutamente il suo dolore per la perdita del marito e della figlia per farsi perdonare la felicità nello scoprire un nuovo amore.
L’autrice ha svolto un enorme lavoro di ricerca per ricostruire episodi realmente accaduti nella Parigi occupata dai nazisti. Si è ispirata alla figura di Rose Vallard, realmente esistita, per costruire una storia in cui arte, amore, guerra, famiglia si intrecciano molto elegantemente.
Non ho avuto idea di chi fosse la spia finché i personaggi non hanno iniziato a intuirlo, però, la risoluzione del mistero mi è parsa non completamente chiara, nonostante l’autrice lo abbia svelato al lettore portandolo per mano.