“La donna dei fiori di carta” (Tea 2013) mi è stato regalato il giorno del mio compleanno perché il fatto che io adori le opere di Donato Carrisi è risaputo nella mia cerchia.
Non ho indugiato un momento. Mi sono subito buttata nella lettura e in un giorno e mezzo sono riuscita a finirlo, grazie anche alle dimensioni molto contenute (176 pagine) rispetto a quelle a cui siamo abituati. Dello stesso autore abbiamo recensito “Io sono l’abisso” e “La casa delle voci“.
Trama de La donna dei fiori di carta
“La donna dei fiori di carta” è il terzo romanzo scritto da Donato Carrisi, dopo “Il Suggeritore” e “Il Tribunale delle Anime”.
La prima pagina ci pone davanti a un quesito che ci porteremo dietro per tutto il libro e intorno al quale gira tutta la storia: chi è l’uomo che fumava sul Titanic mentre questo affondava?
Ci troviamo sulle Alpi, precisamente sul monte Fumo, durante la prima Guerra Mondiale. Il dottor Jacob Roumann, medico di guerra, viene convocato dal suo comandante che gli da l’incarico di far confessare a un prigioniero Italiano il nome e il grado.
Inizia così un dialogo tra i due che ci porta in un altro luogo e in un altro tempo.
Questo continuo passaggio tra le due storie mantiene assolutamente viva l’attenzione del lettore, che prosegue perché vuole sentire come finisce la storia raccontata dall’Italiano.
Recensione
Durante la lettura ci si sente un po’ come Jacob, interdetti e impazienti.
Il tema principale del libro è l’Amore, quello con la A maiuscola, mai banalizzato, che ci spinge a compiere azioni e che rincorriamo per tutta la vita.
Ritroviamo però anche il tema della malinconia, spesso celato da un tono ironico.
Questo libro sicuramente si distacca moltissimo dal solito genere a cui pensiamo se ci viene nominato lo scrittore Carrisi, ma penso che sia altrettanto degno di nota.
Ricco di colpi di scena, lo scrittore riesce comunque a “imprigionare” il lettore, facendo in modo che la curiosità cresca pagina dopo pagina.
L’ambientazione secondo me un po’ noir esalta anche la storia del fumo, presente sempre tra le pagine del libro
Un libro che, sebbene sia diverso dal solito canone, rimane pur sempre un Capolavoro.
Consigliatissimo.