“La fabbrica delle Tuse” – Giacinta Cavagna di Gualdana 


Voto: 5 stelle / 5

Cioccolato fondente, al latte, bianco, con le nocciole, magari con le scorzette di arancia…a chi non piace questa prelibatezza chiamata “il cibo degli Dei”? Ed è proprio il cioccolato il protagonista de “La fabbrica delle Tuse”, di Giacinta Cavagna di Gualdana, pubblicato da Piemme a settembre 2023.

Questa è la storia della famiglia Zaini, proprietaria della omonima fabbrica di cioccolato, e delle sue ragazze, le “Tuse”.

Avete già l’acquolina in bocca, vero??????

Trama de La fabbrica delle Tuse

Nel 1913 Luigi Zaini fonda con un socio la “MONGINI ZAINI & C. FABBRICA DI CACAO CIOCCOLATO E AFFINI” negli spazi lasciati liberi dalle Distillerie Branca, in via De Cristoforis, a Milano

Dopo poco tempo, il socio Mongini lascia la società, ma Luigi “non si era perso d’animo” e continua a sviluppare l’azienda.

Rimasto vedovo con due bimbi ancora piccoli, Piero e Rosetta, sposa Olga Torri, la figlia del droghiere, cliente della Zaini.

Olga è innamoratissima del marito, questo uomo gentile e discreto con il sogno di una fabbrica del cioccolato tutta milanese, sogno che lei fa subito suo. Sarà sempre al fianco del marito, conoscerà ogni segreto della produzione del cioccolato, dalla tostatura, alla macinatura, al raffreddamento. Avranno altri due figli, Luisa e Vittorio

E intanto la fabbrica cresce, si espande, grazie al contributo dei suoi operai, degli impiegati e delle preziose incartatrici dette “Tuse”, solo donne che “grazie alle loro mani sempre così fredde riusciranno a incartare i cioccolatini senza rischiare che si sciolgano durante l’operazione, che deve essere veloce e precisa”. 

L’azienda diventa il punto di riferimento per tutti i dipendenti, una vera, grande famiglia.

E quando nel 1938 Luigi, prematuramente, muore, sarà Olga assieme alle “Tuse” e agli altri dipendenti della Zaini a “traghettare” la fabbrica, superando mille ostacoli e i difficili e drammatici anni della guerra.

 D’altra parte come diceva Forrest Gump “La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita”.

Ma Olga è pronta a tutto, perché “non ci sono sacrifici, quando si ama

Al suo fianco ci sarà sempre Emilia, la tata dei suoi figli, figura molto importante ed amata, a cui verrà fatto un regalo bellissimo dalla famiglia Zaini, a dimostrazione del grande affetto provato per lei.

Quale regalo? Leggete e lo scoprirete….                       

Recensione

Ma che bello questo romanzo! Delicato, commovente, ben scritto. Lo definirei un libro d’altri tempi, dai toni educati, mai sopra le righe.

L’autrice Giacinta Cavagna di Gualdana, al suo primo romanzo, utilizza un linguaggio sobrio, mai volgare, rispecchiando, soprattutto nei dialoghi quel “bon ton” tipico del periodo (1924 – 1953) in cui si svolge la narrazione. 

Fa sorridere leggere la descrizione delle maniere gentili, quasi distaccate, formali con cui Luigi e Olga si rivolgono la parola o si scrivono. La lettera di Olga, la prima che lei scrive al marito e in cui accetta la proposta di matrimonio, riassume da sola questi modi per noi lontanissimi e, nello stesso tempo affascinanti che ci sorprendono e ci meravigliano: “Sento tutta la solennità di questo momento per me decisivo, ma mi incoraggia la piena fiducia che ho nell’appoggio e nell’affetto di Lei che mi sarà di guida e conforto….Possa io procurarLe qualche gioia”. 

Ben differenti sono le conversazioni degli operai, delle “Tuse”, che pur essendo rispettosi ed educati, utilizzano espressioni più semplici e spesso, in dialetto milanese.

Il romanzo ti appassiona, ti diverte, ti commuove. Percepisci il grande affetto di chi lavora per l’azienda e nello stesso tempo la considerazione che gli Zaini hanno per i propri dipendenti. “Con tutto quello che ci è costato spero che davvero velocizzi parte del lavoro. Luigi parla sempre al plurale. Pietro (capo fabbrica) lo ha notato fin dal suo primo giorno…” perché la Zaini è una squadra, un grande team formato, per la maggioranza da donne, dalle “Tuse”.

E le donne in questo libro hanno un ruolo molto importante: le Tuse, Olga ma anche Emilia, l’amatissima tata, praticamente una di famiglia. Tifi per loro, soffri con loro ed esulti quando riescono a superare gli ostacoli e a risolvere i problemi che la vita presenta. 

Molto accurate le descrizioni dei luoghi in cui si svolge la trama e se siete di Milano, riconoscerete molte delle vie citate dall’autrice, appassionata della storia di questa città.

Un bellissimo romanzo, consigliato anche a chi…… non ama il cioccolato!!!!

Giacinta Cavagna di Gualdana è Storica dell’Arte, docente presso l’Università degli Studi di Milano . Questo è il suo primo romanzo.

Annalisa Giambiasi

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