
Pubblicato da Damster all’inizio del 2024, il giallo di Carmine Caputo “L’amore è cieco, Cazzinga no!” vede protagonista un investigatore fuori dalla norma.
Si ringraziano la casa editrice e l’autore per l’invio dell’omaggio cartaceo.
Trama di L’amore è cieco, Cazzinga no!
Non è certamente una vita monacale quella dell’investigatore Cazzinga.
La peculiarità più evidente: rubacchiare, alleggerire i ricchi, meglio se evasori.
Nella sua personale idea di etica evidentemente tutto ciò non è rubare, ma un modo di cooperare per la ridistribuzione della ricchezza.
L’uomo, in una delle sue incursioni, diventa testimone di un piano criminoso: un matrimonio che dovrebbe concludersi con un delitto. La vittima, “un morto di fame“, un professore accumulatore seriale di libri, in quanto ignaro possessore di un oggetto interessante, è divenuto oggetto di attenzione da parte di una banda. Si tratta di un libro: che sia un oggetto fuori dell’ordinario, raro e pregiato? Oppure nasconde qualcosa di particolare tra le sue pagine? Cazzinga, insieme ad improbabili amici e collaboratori pronti a dargli una mano, è coinvolto in un caso dove gli intrecci si dimostreranno più complessi di quanto sembri. Nel proseguo della storia l’investigatore, alla ricerca di dettagli e di identità da ricomporre, si sposterà tra Bologna, città di residenza, e Statte in Puglia, luogo “dove era cresciuto giocando a calcio in campi ricavati sui prati accanto ai binari, in parcheggi che ospitavano un lampione invadente…Era cresciuto bene nonostante tutto“.
Attorno a lui una variegata serie di personaggi, tra cui una singolare collaboratrice domestica, una combattiva, mascolina segretaria, un’efficientissima titolare di agenzia, porterà il proprio contributo alla risoluzione del caso.
Recensione
Questo non è il classico giallo; sebbene ci siano un crimine – non ancora commesso – attorno al quale svolgere un’indagine e piste da seguire. E’ un libro dove gli eccessi non mancano. I personaggi sono coinvolti in piani inverosimili – sembra di essere dentro un cartone animato. Innaturali nel loro operare, non esistono leggi fisiche che blocchino i ritmi d’azione frenetici. Non c’è forza che tenga: che si tratti sia di scivolare ovunque, rubare macchine, possedere chiavi che aprono tutto, sia di entrare nel sistema operativo di un computer, trovare in un batter d’occhio password o dati criptati… Il tutto con velocità impressionante.
Personalmente, ho apprezzato soprattutto le descrizioni colme di ironia dei personaggi, dei loro tratti fisici e caratteriali, o quelle degli ambienti, minuziose ed efficaci, che hanno dato respiro alla valanga travolgente della trama, al travaso di azioni. Sono descrizioni arricchite di paragoni e metafore, che ti fanno venir voglia di essere rilette. Una parte quasi a sé, nella parte finale, prendendo spunto dall’amore per i libri della vittima, diventa un inno alla lettura e alle sue potenzialità.
E’ un libro dai ritmi sostenuti ma anche di spiazzante leggerezza.