“Mare avvelenato” è il nuovo romanzo di Elena Magnani pubblicato da Giunti ad agosto 2024. Apre la saga della famiglia Mazzeo.
Di Elena Magnani abbiamo recensito anche “La segnatrice”.
Trama di Mare avvelenato
Ambientato a Messina nel 1908, il romanzo di Elena Magnoni narra la storia di Tomaso Mazzeo, un ragazzo che fin dal suo primo vagito era stato “marchiato con la peggiore dell’infamia: era uno spirito tintu, malvagio, un fascinatore….”.
“Qualunque cosa sfiorino i tuoi occhi, marcisce e muore.”
Queste le parole pronunciate dalla levatrice alla nascita di Tomaso che
“nel venire al mondo aveva involontariamente soffocato il gemello, rimasto impigliato nel suo cordone ombelicale. Quella era la sua colpa, un crimine contro le leggi divine che lo avrebbe accompagnato per il resto della vita.”
Uno “spirito tintu” che poteva ammaliare con un solo sguardo e fare compiere a chi lo avesse fissato negli occhi ciò che lui desiderava.
Tomaso vive con questo peso sull’anima convinto che tutto intorno a lui morirà, come aveva predetto la sua levatrice.
E sembra proprio che sia così perché Tomaso perde tragicamente la sorellina Rosetta a cui era legatissimo, il padre e lo zio vengono assassinati per motivi sconosciuti e la sua famiglia, un tempo ricca e benestante, va in rovina.
Ma il ragazzo è tenace, vuole diventare qualcuno, riportare la famiglia agli splendori di un tempo, scoprire gli assassini del padre e dello zio. Per raggiungere i suoi scopi è pronto a tutto: rubare, imbrogliare, qualsiasi cosa, anche uccidere.
Tomaso, tuttavia, è un ragazzo sensibile, bisognoso di affetto e pronto a darne. Non esita a salvare dalla strada e proteggere Mimma, una bimbetta che le ricorda l’amata sorellina.
E poi c’è lei, Petra, una ragazza che vive a casa dei marchesi Badastrello, da loro accolta in seguito alla morte della madre.
Petra è bella, intelligente, molto emancipata per l’epoca in cui vive; insegna in una scuola ai bambini in difficoltà e studia le teorie di Maria Montessori, di cui è una grande ammiratrice.
Il destino fa incontrare Tomaso e Petra.
“Lei si voltò. I loro occhi si incontrarono per un istante, ma abbastanza perché sentisse la sua anima tremare.”
Tomaso vuole allontanarla da sé, perché è “uno spirito tintu” ma Petra non crede alle superstizioni.
L’amore tra i due cresce, un sentimento forte e violento, oltre ogni ragione.
Ma in una notte, tutto cambia.
Una tragedia, una catastrofe che spezzerà la vita di tante persone, che modificherà l’esistenza di molti.
E’ l’inverno del 1908 e in una sola notte la città di Messina verrà rasa al suolo da un violentissimo terremoto.
Tomaso e Petra sopravviveranno?
Recensione
“Mare avvelenato” è un romanzo che si legge tutto d’un fiato.
Ti affezioni subito a Tomaso, ingiustamente colpevolizzato da ridicole e assurde superstizioni dei tempi addietro, superstizioni che ci si augura siano ormai del tutto superate.. forse..
Quando ho acquistato questo libro, pensavo fosse soprattutto una storia d’amore e invece si focalizza di più sulle avventure di Tomaso: c’è molto “movimento” nella storia, che definirei avvincente, con una punta di “giallo”, visto che il protagonista deve trovare gli assassini del padre e dello zio.
La storia d’amore c’è ma, a mio avviso, è poco descritta, rimane un po’ in secondo piano.
E’ Tomaso, il centro di tutto. Le sue avventure, gli stati d’animo, le lotte interiori, la ricerca della pace, della tranquillità d’animo.
Non mi convince, invece, del tutto Petra, a volte un po’ troppo fredda, distaccata, non so un po’ fuori dei tempi, secondo me.
Molto drammatiche le descrizioni del terremoto a Messina.
Elena Magnani lavora come coach di scrittura e imprenditrice digitale. Ha esordito in amito letterario con “La segnatrice”, amatissimo da critica e pubblico.
Annalisa Giambiasi