“Maria Josè Regina indomita” – Luciano Regolo


Voto: 4 stelle / 5

“Maria Josè Regina indomita” di Luciano Regolo (Artes 2022) parla di Maria Jose di Savoia, che regnò sul trono d’Italia soltanto un mese.

Trama di Maria Josè Regina Indomita

Se quello della Regina Elisabetta II è stato il Regno che è durato più a lungo sicuramente, al contrario, quello di Maria Josè è ricordato come quello più corto.

Ma questa Regina per poco che abbia regnato ha sicuramente segnato la storia del nostro paese.

In “Maria Josè Regina Indomita” di Luciano Regolo viene fatta un’accurata biografia che è ricca di aneddoti e di episodi non noti e diversi sono anche raccontati dalla Sovrana stessa all’autore del libro.

Maria Jose è la terza figlia dei sovrani del Belgio Alberto I e di Elisabetta, Maria Josè nasce il 4 agosto 1906 a Ostenda.

Ha un’educazione accurata e non appena si palesa la possibilità di sposare l’erede Savoia viene mandata a studiare in Italia nei pressi di Firenze.

Fu proprio nel suo soggiorno italiano che conobbe il futuro marito Umberto.

Era il 1917, in inverno, lei aveva solo 11 anni e lui un paio di più ossia 13.

Maria Josè fin da bambina non sopportava i suoi capelli che erano crespi e difficili da pettinare e, in seguito, cercherà poi di trattenere la chioma, per adattarla, alle lisce pettinature dell’epoca con risultati non proprio soddisfacenti tanto che le dame di corte, in tono dispregiativo, la definivano “la negresse blonde” vale a dire “la negra bionda”.

Ma torniamo al primo incontro tra Maria Josè Umberto.

Fu la stessa Maria Josè ad ammettere che la prima cosa che la colpì quando vide il re furono i capelli corti neri dello stesso colore degli occhi.

Il tempo, intanto passa, e si arriva al periodo Fascista tuttavia il Principe Umberto non sembra poi essere molto turbato da questi avvenimenti anche perché secondo la tradizione di Casa Savoia non si deve occupare della politica di Stato.

E così Umberto, futuro re, passa i suoi anni giovanili a fare strage di cuori.

Si arriva così all’8 gennaio 1930 vale a dire al giorno del matrimonio tra Umberto, 26 anni, e Maria Jose, 24 anni, e la cerimonia avviene nella Cappella Paolina al Quirinale con i festeggiamenti che dureranno 6 giorni.

La vita per la donna non è “rose e fiori”.

Il marito non contraccambia il suo amore e le preferisce attrici o ballerine e il di lei suocero non le rivolge molto la parola.

Tuttavia nel 1934 nasce Maria Pia. Seguiranno altri tre figli e tra questi ci sarà nel 1937 l’erede al trono ossia Vittorio Emanuele.

Nonostante i figli il loro matrimonio era e rimane di facciata.

Maria Josè è una donna colta, liberale per educazione e non riesce proprio a non essere antifascista.

Recensione

Il bello, secondo me di questo libro, è che grazie all’autore in queste pagine è potuto emergere un lato, forse, un po’ meno conosciuto della Regina.

Ad esempio, quando si narra di come tentò di organizzare nel 1938 un piano per abbattere il fascismo che però fallirà miseramente con le conseguenze che ben sappiamo. Lo fece con l’appoggio del marito, con il quale avrà sempre un’ottima intesa intellettuale anche se non sentimentale,

Ma non sarà certamente la Guerra a far spegnere l’animo antifascista della Regina.Lei proseguirà, comunque, nell’impresa di far cadere il Fascismo così da firmare un armistizio.

Dopo 4 anni di varie vicende (lo sbarco degli Alleati in Sicilia e Mussolini che viene fatto arrestare dal Re) il Re Vittorio Emanuele II per la paura che la moglie del figlio possa prendere iniziative politiche, nemmeno il tempo che il Duce sia caduto, la fa confinare con i figli in un castello nei pressi di Aosta.

Dopo l’8 settembre 1943 il re fugge e si dimentica di tutto e di tutti. Anche di nuora e nipoti, che restano in mano ai tedeschi.

Per fortuna Maria Josè sente alla radio la notizia e riesce ad arrivare in Svizzera con i figli.

Si dice che la donna avrebbe voluto diventare partigiana, ma che abbia desistito perché le fosse stato detto che altrimenti i tedeschi avrebbero bombardato qualsiasi luogo dove fosse… E lei non voleva avere nessuno sulla coscienza.

In seguito rientrerà in Italia insieme al marito in una Roma, ormai, liberata dai nazifascisti.

Umberto I sarà re dal 9 maggio 1946 (dopo che il padre aveva abdicato) fino al 2 giugno dello stesso anno, ossia quando il referendum istituzionale decreta la fine della monarchia.

Quel 1946 segna anche la fine del matrimonio con Umberto … certo niente di ufficiale però i due vivono separati.

La donna sceglierà la Svizzera e rientrerà in Italia nel 1989 una volta vedova.

Maria Jose muore nel 2001.

Chi è Luciano Regolo?

Luciano Regolo, catanzarese, nato il 12 settembre del 1966. Ha lavorato per diverse testate giornalistiche come il quotidiano “La Repubblica” oppure settimanali come “Oggi” e attualmente dirige “L’ora della Calabria”.

Monica Palazzi

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