Di recente ho scoperto nella mia città la libreria Piccoli Labirinti.
Come suggerisce non a caso il nome, le sue dimensioni non sono certo imponenti, sebbene abbia distribuito il proprio assortimento di libri su tre piani.
Ma c’è una cosa che la distingue rispetto alle altre librerie: la presenza di editori che non si trovano altrove. Si tratta di case editrici piccole o medio piccole che puntano più sulla qualità che sulla quantità. Piccole librerie per piccoli editori.
Ve ne vorrei proporre una: Alter Ego. Di questa casa editrice abbiamo recensito “Gli incubi di Baltimora” di Edgar Allan Poe.
Piccoli editori
Alter Ego è relativamente giovane: è stato infatti fondato nel 2012 in quel di Viterbo.
Per saperne di più, si può leggere quanto dichiarato nell’apposita sezione del suo sito. Oltre a sottolineare di essere «indipendente specializzata nella pubblicazione di narrativa italiana e straniera», essa dichiara di aver «saputo avviare e consolidare numerose collaborazioni con librerie indipendenti situate in tutta Italia. Attualmente sono più di 170 le librerie amiche che propongono il catalogo della casa editrice».
Quanto ai contenuti, particolare attenzione viene riservata al tema del “doppio”. Si tratta di una ricerca che la casa editrice porta avanti utilizzando vari generi letterari: dal romanzo di formazione al romanzo psicologico, passando attraverso il distopico e la letteratura mainstream (collana Specchi), fino ad arrivare al giallo e al thriller (collana Spettri).
Io, però, vorrei focalizzaste la vostra attenzione di lettori su due collane in particolare:
Oltre alle proposte di autori contemporanei, la casa editrice ripropone i grandi classici della letteratura attraverso le collane Gli Eletti e Gli Eletti XL.
Gli Eletti di Alter Ego
Ciò di cui voglio parlarvi è proprio una delle due collane appena menzionate. Sto parlando di Gli Eletti.
Si compone di una serie di libriccini grandi più o meno come quelli beige della vecchia BUR. Le pagine non sono generalmente tante. E il prezzo è molto conveniente, dato che parliamo di tre euro e novanta a volume.
Ognuno d’essi ospita un grande autore della letteratura nazionale e internazionale, di cui pubblica opere meno conosciute.
A me ne sono capitati fra le mani tre.
“L’informatore. Un racconto ironico”
Si dice che questo breve e – come dice il titolo stesso – ironico racconto di Joseph Conrad contenga in sé i temi che verranno poi sviluppati nel romanzo L’agente segreto (che la Bompiani in passato pubblicò con la traduzione di Carlo Emilio Gadda).
Un tizio che viene indicato come signor X racconta al narratore una storia di spionaggio dai risvolti non solo noir, ma anche grotteschi.
L’intento è quello di farsi beffe degli ideali politici portati avanti da gruppi di presunti rivoluzionari, i quali non tengono minimamente conto delle rapide trasformazioni che si verificano in seno alla società della quale vorrebbero stravolgere la struttura.
“Il rifugio”
Questo è un racconto di Grazia Deledda.
Si potrebbe quasi pensare che si tratti di una favola. E, in effetti, una principessa – elemento tipico delle favole – c’è.
Ma basta proseguire nella lettura per comprendere che l’atmosfera non è per nulla favolistica. La protagonista è una ragazza povera in canna che trova lusso e agiatezza sposando un principe.
Si è trattato, però, di un grosso errore: lui ama lei quasi disperatamente, ma lei non è che ricambi esattamente i sentimenti del marito.
Alla fine, Alys – questo è il nome della “principessa” – capisce che ha una sola via per superare il proprio dramma: buttarsi nella letteratura e scrivere.
“La cucina futurista”
Dei tre libri che vi propongo, questo di Filippo Tommaso Marinetti è decisamente il più singolare.
Raduna infatti gli scritti del fondatore del Futurismo italiano inerenti l’alimentazione futurista.
Il Futurismo si propone infatti di influenzare e interessare tutti gli aspetti della vita, non limitandosi semplicemente a cultura e arte.
E la rivoluzione deve coinvolgere anche la tavola: affermando Abbasso la pastasciutta, Marinetti intende dire che l’alimentazione tradizionale va sostituita da qualcosa di dinamico e veloce. Come tutto ciò che è squisitamente futurista
Una lettura sicuramente interessante, che è facile da reperire grazie a piccole librerie che valorizzano piccoli editori.