Massimo Ammaniti, professore onorario della Sapienza e psicoanalista, in questo saggio dal titolo La famiglia adolescente edito da Laterza nel 2015 analizza il nuovo modello famigliare che stiamo vivendo: una famiglia non più divisa in adulti e adolescenti, ma quasi impantanata in un’adultescenza che non porta risultati eccellenti.
La trama di La famiglia adolescente
Sembriamo essere passati dal modello famigliare autocratico in cui molti di noi siamo cresciuti a un modello opposto, quasi anarchico, in cui genitori e figli condividono moltissime cose, dalle uscite serali alla prima sigaretta. In molti casi capita che siano le famiglie stesse ad accogliere e a legittimare quello che pochi decenni fa era sinonimo di trasgressione e quindi stimolo all’autonomia: le prime esperienze sessuali. Ma è giusto o sbagliato?
La recensione
Questo saggio per me illuminante del professore Massimo Ammaniti ci mette in guardia da una serie di errori in cui rischiamo di cadere cercando di differenziarci da modelli negativi famigliari che abbiamo vissuto. Nel cercare di allontanarci da quella incomunicabilità che si ergeva come un muro in famiglia, oggi condividiamo con i figli praticamente ogni cosa, per paura che loro soffrano le distanze come le abbiamo sofferte noi. Il punto è che quelle distanze ci hanno fatto crescere: se da una parte il loro eccesso può aver penalizzato una generazione, dall’altra il loro azzeramento può non far bene alla successiva, il cui destino è comunque lontano da un genitore. Soprattutto nell’adolescenza i ragazzi e le ragazze hanno bisogno di (e diritto a) una zona franca, perfino di trasgressione, in cui cercarsi, trovarsi e scoprirsi.
La problematica parallela, secondo il professore Ammaniti, è anche nella nuova dimensione sociale in cui gli adolescenti si trovano a crescere. Con il diffondersi di gravidanze sempre più tardive, infatti, la crisi dei figli coincide con quella dei genitori, ormai cinquantenni: è così che l’incontro/scontro fra due generazioni in due fasi transizionali diverse ma accomunate dalla difficoltà di accettarsi può produrre un mix potenzialmente devastante.
Il segreto: ricordarci che, tra i due, gli adulti siamo noi.