L’esordio letterario di Mariella Romano con “Ricciola di mare” (edizioni Duemme 2020) è uno splendido omaggio alla nostra terra, caratterizzata da innumerevoli storie a volte fastidiose e chiuse per anni sotto una coltre di inspiegabili silenzi.
Trama di Ricciola di mare
Protagonista indiscussa del romanzo è Cristina, una donna come tante, alle prese con un vivere in affanno che la rende assolutamente insicura. Sembra che l’inquietudine della donna sia suggellata dall’incipit:
“La sabbia nera profumava di zolfo e sale”
Una frase lapidaria che introduce immediatamente il lettore nei luoghi della vicenda e che porta in sé il senso di tutto il racconto, fatto di memorie e scene talvolta amare. Le pagine ci accompagnano nel viaggio di trasformazione che condurrà Cristina a riconoscersi e ad accogliere le proprie debolezze, in completa aderenza ai luoghi della sua infanzia e della sua adolescenza.
Recensione
La Romano sceglie uno stile semplice e pacato, ma da segnalare è l’estremo impatto emotivo fornito dalle piacevolissime sequenze descrittive.
Il nostro territorio funge da cassa di risonanza per le emozioni dei personaggi. I volti cambiano, si trasformano e determinano conseguenze sempre nuove, mentre il paesaggio resta apparentemente statico, anche a distanza di anni.
Così, la prosa che nei primi capitoli è spezzata e risente del crescendo dell’evoluzione di Cristina, diventa fluida nella seconda parte e risucchia il lettore che viene travolto da un vortice di sensazioni. È inevitabile: chi legge questo romanzo non può starne fuori, ma deve necessariamente prendere una posizione, accollarsi le emozioni dei personaggi principali ed effettuare il viaggio di trasformazione insieme a loro.
Cristina dovrà squarciare il velo del suo passato, ritornare indietro nel tempo per dare un volto e un nome a due occhi neri che la tormentano nei momenti peculiari della sua esistenza. Il disagio interiore assumerà una nuova forma quando la donna darà una svolta alla percezione del suo sé.
Una penna morbida è quella di Mariella Romano: tratteggia personaggi dai caratteri assolutamente reali, incastrati in luoghi suggestivi, pregni di usi e costumi locali che il lettore dovrà imparare a conoscere e rispettare nello svolgersi della narrazione.
In conclusione, “Ricciola di mare” è un romanzo tutto da leggere. Una storia tutta da vivere.
Elvira Scognamiglio