“Teddy” – Jason Rekulak


Voto: 4,5 stelle / 5

Nelle ultime settimane, tra le novità editoriali che riguardano i thriller, spicca senza dubbio “Teddy”, di Jason Rekulak, pubblicato da Giunti editore a settembre 2022. Tra scene avvincenti, un’inquietudine crescente e un tuffo nel paranormale, “Teddy” è riuscito a conquistare da subito un nutrito gruppo di lettori e noi con loro! 

Trama di Teddy

Mellory Quinn è una giovane ragazza con un drammatico passato alle spalle. La morte della sorella e l’incubo della droga  hanno già segnato la sua giovane vita, ma il desiderio di riscatto è più forte e così decide di iniziare una nuova vita in una nuova città, a Spring Brook, in New Jersey. 

Qui viene assunta dalla famiglia Maxwell come babysitter del piccolo Teddy, un bambino dolcissimo di cinque anni e con lui instaura subito uno splendido rapporto. 

Tutto sembra idilliaco: la famiglia si mostra subito affettuosa e gentile, la casa e’  meravigliosa, il cottage che le è stato affidato è piccolo, ma molto confortevole. 

E poi c’è Teddy, con la sua dolcezza, con la sua spiccata intelligenza, con la sua euforia. E con la sua passione per i disegni. Disegni semplici: animali, piante, fiori, giochi in giardino. Ma nei disegni talvolta compare anche Anya, la sua amica immaginare, spesso è lei a suggerire a Teddy cosa disegnare. E i disegni diventano sempre più macabri e inquietanti! 

“Anya è qui adesso? È nella stanza insieme a noi?”
Teddy si guarda intorno. “No”
E dov’è?”
“Non lo so.”
“La vedrai più tardi?”
“La vedo tutte le sere” dice Teddy. “Dorme sotto al mio letto, la sento cantare.”

Mellory rimane turbata e comincia a indagare per scoprire cosa si nasconde dietro quegli schizzi sui fogli. Il mistero diventa sempre più fitto, sconvolge e sovverte ogni ordine apparente. 

Recensione

Prendi un romanzo che ha per protagonista un bambino meraviglioso, il cui nome, nella sua semplicità, diventa il titolo del libro. Aggiungi una copertina tenerissima, in cui si riconoscono subito i tratti di matita del bambino. Una casa colorata, simbolo di protezione, affetti, famiglia, la rappresentazione di se’ e la sua amica immaginaria. A questo punto qualcosa turba questo quadretto idilliaco: i tratti di Anya sono scuri, cupi, il suo volto ricorda un teschio, la sua bocca un urlo soffocato. 

Il segreto del successo di questo straordinario romanzo è tutto qui: un giusto mix di tenerezza e inquietudine, di armonia e turbamento. Quando un elemento disturbante come un disegno tetro inizia a sconvolgere l’ordine familiare, nulla potrà essere più come prima. L’ansia diventa crescente, ma mai eccessiva, le pagine scorrono con una velocità sorprendente, fino al magistrale colpo di scena finale. 

“Non devo avere paura di Anya.
Non sta cercando di farmi del male. 
Non sta cercando di spaventarmi. 
Sta cercando di dirmi qualcosa.”

I personaggi non si dimenticano facilmente, grazie ad una caratterizzazione ben articolata, soprattutto dal punto di vista psicologico. Tre le generazioni a confronto: il mondo dell’infanzia, nella figura di Teddy; la giovinezza di Mellory, con le sue ombre, i suoi segreti e le infinite emozioni che la circondano. Infine l’età adulta, rappresentata dai genitori di Teddy, legata al culto dell’apparenza e della perfezione, ma plasmata su segreti inconfessabili. 

Analisi

Lo stile è semplice e lineare e le pagine scorrono meravigliosamente. La suspance non è eccessiva, l’aspetto horror è limitato a qualche riferimento al paranormale, l’impianto narrativo è ben costruito, ma talvolta poco incisivo.

Ciò che impreziosisce questo romanzo sono indubbiamente le illustrazioni. Dalle figure stilizzate realizzate da Teddy, in cui si riconoscono i tipici tratti infantili, fino a disegni molto più complessi e drammaticamente reali, che celano segreti e fanno rabbrividire. Sembrano in apparenza semplici schizzi a matita, ma in quei chiaroscuri è racchiusa un’atroce verità. 

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