“Vincent Massari” – Alessio De Stefano


Voto: 5 stelle / 5

“Vincent Massari. Cronache di un abruzzese d’America” è un libro scritto da Alessio De Stefano e pubblicato da Radici edizioni a marzo 2023. È una biografia dell’abruzzese Vincenzo Massari, che mi ha lasciata decisamente entusiasta. E non c’entrano il campanilismo o il fatto che io adori le biografie. Ora vi dico bene.

Trama di Vincent Massari. Cronache di un abruzzese d’America

Il libro inizia con la partenza del padre di Vincenzo Massari, Domenico, per l’America. È il 1903 e il suo lavoro è scavare, perciò la sua destinazione è la miniera di Tabasco, in Colorado. Domenico Massari viene da Luco dei Marsi, in Abruzzo: un ex paese di pescatori in piena montagna che fino a pochi decenni prima era stato benedetto da uno dei laghi più grandi d’Italia, poi bonificato.

Vincenzo vuole restare a Penne, in seminario.

Scoppia la prima guerra mondiale in Europa. La madre di Vincenzo, incinta del terzo figlio, torna in Italia a prenderlo: non può rischiare di partire soldato, il suo futuro sarà in America. I due stanno attraversando l’Atlantico quando il terremoto del 13 gennaio 1915 rade al suolo la Marsica. Vincenzo è uno scampato.

Vincent Massari sarà decisivo nella lotta sindacale e nello sviluppo della sua terra adottiva. Fonderà un quotidiano, si affiancherà a personaggi altrettanto decisivi per l’epoca (uno fra tutti: Hector Chiariglione, tra gli ideatori del Colombus Day), si schiererà contro il fascismo e in qualità di senatore otterrà l’istituzione della Colorado State University di Pueblo per arginare la fuga di cervelli.

Recensione

Alessio De Stefano dimostra uno stile chiaro, snello, avvincente. Seleziona accuratamente i documenti giusti da riportare: posso solo osare immaginare la quantità di materiale a cui ha dovuto rinunciare, visto che ha avuto accesso agli archivi della biblioteca universitaria di Pueblo.

A mio parere ha fatto le scelte giuste, perché il testo scorre fluente ed esaustivo anche quando si concede le digressioni sulle personalità che Vincent ha incontrato nella sua vita. Niente mi è venuto a noia, tutto mi ha arricchito.

Il contesto sociale dell’America degli anni Dieci e Venti mi ha interessata tantissimo e l’autore mi ha fornito gli spunti giusti, che poi andrò ad approfondire. Grazie a questo libro ho intravisto il lato oscuro di una terra promessa, che è tutta da costruire ma anche da educare.

Ho trovato rassicurante la voce narrante, che passa dalla prima persona quando l’autore parla della sua esperienza da ricercatore e si accomoda nella terza quando si dedica alla storia. Non si indugia negli aspetti emotivi: il tono è quello di chi ha un obiettivo chiaro, eppure – inspiegabilmente – l’emozione raggiunge ugualmente il lettore mentre il protagonista lotta, perde, si rialza e infine vince.

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