“Abbà padre” – Roberto Battestini


Voto: 5 stelle / 5

“Abbà padre” è un graphic novel di Roberto Battestini pubblicato da Neo edizioni alla fine del 2022, che ha già ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il primo posto al “Premio Vito Moretti” nella sua categoria. È un lavoro di ricerca molto bello e intimistico di metabolizzazione e autoassoluzione, che parte dalla figura del padre.

Trama di Abbà padre

L’ultimogenito di una situazione famigliare smembrata, cresce con il senso di inadeguatezza perché si sente il riscatto ai fallimenti di suo padre. Nel prendere consapevolezza del loro rapporto, l’autore ci racconta anche alcune sue prove esistenziali.

La narrazione prosegue incalzante, ponendo domande e dando anche alcune risposte. Sono presenti numerose metafore bibliche e letterarie, chiamando in causa figure e voci come quelle di Abramo e Isacco, Sant’Antonio, Italo Svevo e Dante Alighieri.

Il romanzo si chiude con un canto di perdono, il Kol nidrei: un canto ebraico con cui anche i “cattivi” sono accolti da Dio.

Recensione

“Abbà padre” è un percorso psicanalitico e religioso in cerca delle proprie radici. L’autore affonda le mani nella terra che gli ha dato la nascita, anche se dura e secca e difficile da dissodare. La sua condizione di genitore lo pone sullo stesso piano di suo padre, ormai deceduto, e gli permette di cercare un dialogo con lui, retroattivo.

Nel ricostruire i propri sentimenti sceglie poche e precise parole, perché ci pensano le immagini a integrare, provvidenziali, il messaggio. I suoi disegni sono puliti e immediati; si fanno fortemente carico di significati simbolici e allegorici; danno input molteplici e il più delle volte cristallini. Dal mio punto di vista, il libro è strutturato così chiaramente che, nonostante i numerosissimi sbalzi temporali, il lettore non ha nessuna difficoltà a orientarsi, forse anche in virtù della linea temporale presentata all’inizio.

Il racconto è molto personale ma non respingente; la voce narrante si mette a nudo, si affida; e noi ci troviamo custodi di un bagaglio importante e sofferto.

Il graphic novel non è il mio genere preferito, e se non ci fossero le challenge di lettura probabilmente non lo tratterei affatto (questo l’ho letto per la sfida mensile di agosto di _libreggiando). Ho acquistato “Abbà padre” al Festival dei Libri e Altrecose di Pescara dell’anno scorso perché conosco Roberto Battestini di persona; ma non pensavo che sarebbe riuscito a coinvolgere e a commuovere una lettrice ignorante – e spesso diffidente – come me. Il risultato è che leggerò sicuramente anche i suoi graphic novel precedenti.

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