“Alexandros” – Valerio Massimo Manfredi


Voto: 5 stelle / 5

Alexandros raccoglie la trilogia: Il figlio del sogno (fanciullezza), Le sabbie di Amon (esplorazione), Il confine del mondo (fine e morte) che Valerio Massimo Manfredi ha dedicato alla figura di Alessandro Magno. Dello stesso autore abbiamo recensito “Le idi di marzo“.


Chi fu Alessandro Magno

Alessandro Magno, Alessandro il conquistatore,  tutti appellativi che testimoniano la grandezza di questo personaggio, vissuto nel 300 a.C. e che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell`antichità.

Figlio di Filippo di Macedonia e della principessa Olimpiade, si dice che avesse ereditato dalla madre l`ambizione e dal padre  il coraggio e l`irruenza: una miscela perfetta che lo  hanno reso una figura straordinaria, forse a tratti quasi mitizzata, ma indubbiamente affascinante.

Due anime convivono in Alessandro: da un lato una fervida intelligenza, una curiosità implacabile, sicuramente merito anche di Aristotele che il padre gli pose affianco per la sua istruzione ed educazione e dall´altro una grande ambizione e un`impulsività fervente che lo accompagneranno nelle sue scelte di vita.

Nessuno prima di lui aveva osato spingersi tanto lontano, allargando i confini dell`impero macedone fino alle soglie dell`Impero cinese.

copertina AlexandrosAlessandro Magno in Alexandros

Nel romanzo appare un condottiero vicino e rispettoso dei suoi soldati, con i quali condivide le  asprezze della guerra e le gioie delle vittorie e ne riceve in  cambio dedizione totale. Durante le sue campagne militari, molti sono i momenti in cui i soldati sono titubanti e stanchi della dura vita di guerra e mai egli si dimostra autoritario nei loro confronti, ma sempre comprensivo e grato e forse in questo sta la chiave del suo successo: nel considerare che la sua sorte fosse nelle mani dei suoi militari, senza i quali mai avrebbe ottenuto nessun successo.

Numerosi sono i popoli conquistati, di diverse etnie , con fede, tradizioni e lingua proprie e sempre Alessandro si dimostra corretto nei loro confronti , lasciando spesso margini di libertà: di fronte al re persiano Dario esemplare è il rispetto che prova per l`avversario e la sua famiglia che accoglie nel suo palazzo.

Ma Alessandro non è solo un condottiero, è anche un uomo e nel romanzo viene narrata la sua profonda amicizia con Efestione, da sempre consigliere e amico fidato , alla morte del quale, anche il destino di  Alessandro sembra segnato.

La sua morte è avvolta nel mistero circa le cause  e il luogo, ancora incerto è  la zona della sua sepoltura, sembra che al momento della sua scomparsa avesse 33 anni, un numero di certo non casuale.

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