“Alice non lo sa” – Carmen Laterza


Voto: 2 stelle / 5

“Alice non lo sa” è un romanzo edito da Libroza nel 2018 e scritto da Carmen Laterza. Ha vinto ben 24 premi letterari.

Trama di Alice non lo sa

Alice, una bambina di sei anni, osserva il mondo dei grandi con le loro ipocrisie e difficoltà.  Sua madre Roberta è impegnata con il lavoro e la casa e cerca di far andare avanti un matrimonio ormai stanco e privo di interessi.  Attraverserà anche un momento difficile che preferirà gestire da sola. Il fratello Riccardo è un adolescente in pieno tumulto esistenziale, chiuso sempre più in sé stesso. Solo attraverso il mondo della musica condiviso con un amico importante Riccardo esce dal guscio che si è creato, impermeabile alla sua famiglia, per essere il ragazzino adolescente pieno di vita e di emozioni. Il padre di Alice è una figura perlopiù assente e distaccato dalla famiglia, per certi aspetti anche disinteressato. Riuscirà in qualche modo a riscattarsi alla fine del romanzo. La nonna Mimì allegra e giocosa, vive con un motto ben preciso: la vita è troppo breve per essere presa sul serio. Donna alla quale la vita ha tolto tanto ma che nonostante tutto attraverso l’amore e la generosità, mettendosi da parte, arrivando persino a mentire per non far soffrire gli altri, svela il segreto dell’essenzialità della vita umana. E’ proprio attraverso la figura e l’esempio di Mimì che la famiglia riuscirà infine a ricompattarsi.

Recensione

L’inizio del romanzo è sicuramente interessante proprio perché racconta di dinamiche familiari perfettamente aderenti alla realtà descrivendo l’ingranaggio imperfetto di una classica famiglia medio borghese. La particolarità è che pur essendo la voce narrante dell’autrice a farci capire il susseguirsi di eventi che fanno da volano ad emozioni di inadeguatezza e difficoltà relazionali, il romanzo è raccontato anche attraverso il punto di vista della piccola di casa, Alice appunto, una bambina di sei anni.

Il grande potenziale del romanzo è la narrazione attraverso l’occhio attento e l’anima incontaminata di una bambina che proprio perché è “infante” ha la saggezza di capire la profondità dei sentimenti umani, la verità delle cose della vita senza quegli orpelli creati dagli adulti a scopo protettivo per edulcorare una realtà che poi necessariamente sa di falso. I bambini possiedono la magia del Senza Tempo, nel vivere il qui ed ora, ciò li rende inevitabilmente “superiori” agli adulti perennemente esacerbati dalle mille difficoltà del quotidiano. Tuttavia il romanzo non decolla perché Alice è troppo perfetta. E’ infatti una bambina sempre allegra e attenta, posata, calma mai un capriccio mai un nervosismo mai una parola fuori posto. Troppo. Esageratamente esemplare. Il romanzo pertanto perde di spontaneità, di naturalezza espositiva. Peccato, perché se l’autrice avesse descritto una bambina un po’ più “terremoto”, quantomeno vivace, sicuramente imperfetta ma proprio per questo più aderente alla realtà, allora la lettura sarebbe stata sicuramente piacevole.  

Ho letto questo romanzo probabilmente con un’aspettativa troppo alta, considerato i premi letterari ricevuti. In conclusione, la lettura risulta scorrevole ma è un romanzo che non consiglierei perché nonostante i validi presupposti si rivela ahimè davvero scontato.

Claudia Valsesia

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  1. Aldo 02/01/2024

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