“Certi sconfinamenti” – Louise Kennedy


Voto: 4 stelle / 5

“Certi sconfinamenti” è un romanzo di Louise Kennedy è il miglior esordio 2022 per l’Observer. In Italia è pubblicato da Bollati Boringhieri.

“Qui non conta quello che fai, disse Michael. Conta quello che sei.”

Trama di Certi sconfinamenti

Belfast, 1975.

Sono gli anni del processo a carico dei Guildford four per l’attentato ad un pub di Guildford, raccontato da Jim Sheridan ne “Il nome del Padre”. E quelli della detenzione al Maze – senza processo – di Bobby Sands.

Sono gli anni successivi ai massacri del Bloody Sunday a Derry e del Bloody Friday a Belfast.

In questo clima vive Cushla Lavery, una giovane donna che di giorno è maestra elementare in una scuola cattolica in un paese appena fuori Belfast e la sera cameriera al pub di famiglia, frequentato da protestanti. È la storia di una quotidianità che vede bambini di terza elementare riportare sanguinosi fatti di cronaca: “ieri una bomba è esplosa davanti a…”, “un uomo è stato arrestato per l’omicidio di un agente della RUC”. È il tentativo di molte persone di condurre una vita normale in una realtà da guerra civile.

L’ambientazione

Nessuno può essere sicuro di rientrare a casa sano e salvo dal lavoro, dal pub o dalla chiesa. Né cattolici, né protestanti; né lealisti, né repubblicani. Può esserci un’autobomba sulla loro strada, possono essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Possono frequentare le persone sbagliate, essere accusati di terrorismo solo perché cattolici. Possono essere fermati per strada mentre vanno ad una festa e subire le vessazioni di un agente inglese perché il cognome che portano (o il nome) è feniano.

Cushla in realtà non vive in un enclave cattolica, ma sul filo del rasoio dei due mondi e deve prestare molta attenzione a dove mette i piedi. In particolare quando, nella sua vita, entra Michael Agnew, un avvocato protestante famoso per difendere i terroristi (o presunti tali) dell’IRA. O quando prende a cuore Davy, un suo alunno figlio di una coppia di confessione mista, il cui fratello diciottenne verrà accusato di un crimine gravissimo.

Ma è anche una storia d’amore che non cede mai al sentimentalismo. È un amore impossibile quello tra Cushla e Michael e non solo perché lui è un uomo sposato, ma soprattutto perché le persone comuni, nell’Ulster dei Troubles, sono intrappolate nel loro “settore” religioso ed ideologico. Certi sconfinamenti possono costare cari.

Recensione

L’esordio di Kennedy è crudo, realista da far male e far fremere di rabbia. Con una scrittura diretta e asciutta ci arriva un romanzo su una pagina di storia recente che ha lasciato ancora aperte molte ferite, nonostante il cessate-il-fuoco di quasi trent’anni fa, nonostante l’Accordo del Venerdì Santo. 

Serve a ricordare quello che non dovrebbe mai essere dimenticato perché non abbia a ripetersi.

Chiara Carnio

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