“Corsa verso il baratro” – Elizabeth George


Voto: 3,5 stelle / 5

Elizabeth George è sempre una garanzia. “Corsa verso il baratro” il cui titolo originale è “For the sake of Elena” (Per amore di Elena) fa parte della serie sull’ispettore Linley. Pubblicato nel 1992 da Longanesi, è lungo 484 pagine e appartiene al genere giallo.

Di Elizabeth George abbiamo recensito anche “Punizione” e “Le conseguenze dell’odio“.

Trama di Corsa verso il baratro

Elena, una studentessa del St. Stephen College, viene trovata uccisa vicino al fiume dove faceva jogging tutte le mattine. A investigare sul caso arriva Scotland Yard, a causa delle indagine poco accurate che la polizia di Cambridge aveva condotto precedentemente su un omicidio accaduto nella zona.

Quando l’ispettore Linley e il sergente Havers iniziano ad investigare, scoprono che Elena aveva parecchi segreti, non solo con la sua famiglia ma anche con la comunità universitaria. Più vanno avanti con le indagini più si trovano invischiati in vicoli ciechi. Sarà una dura lotta cercare di capire quali sono movente e assassino che hanno causato la morte della giovane.

Recensione

Purtroppo non sto leggendo i libri di questa serie in ordine, in quanto il primo che mi fu regalato fu il dodicesimo libro della serie, che ho eletto a spartiacque (in quanto in quel libro avviene un avvenimento fondamentale, che non svelerò qua in modo che chi vuole leggere la serie in ordine non si trovi uno spoiler grosso quanto una casa): da lì ho iniziato ad acquistare i libri che erano usciti prima e poi che hanno continuato ad uscire in seguito.

Questo fa parte del “prima”. Qui troviamo una ragazza a cui è stato insegnato che avere una disabilità significa essere diversi, che bisogna in ogni caso uniformarsi agli altri. Allo stesso tempo, troviamo dei ragazzi che invece della loro diversità hanno fatto un punto di forza. Questo lo trovo un argomento molto interessante, in quanto fa capire il diverso punto di vista.

Da una parte abbiamo i “sani” che vedono ogni elemento fuori dalla normalità un problema da correggere; dall’altra, chi ha il “problema” fa capire che bisogna convivere non come se questo fosse un peso, ma come se fosse una differenza trascurabile, come la differenza che ognuno di noi ha nel colore degli occhi, dei capelli o nei lineamenti.

Elena è una ragazza che ha un carattere forte, non si fa intimorire e sprizza vita da tutti i pori. Vive la sua vita pienamente. Troviamo questo personaggio delineato molto bene, così come anche il padre della ragazza e la moglie. Di questa scrittrice mi piace che fa capire come ogni personaggio ha in sé luce e ombra. Nessuno è perfetto o eroe o demone, e svela tutti i retroscena che portano una persona a comportarsi in un determinato modo.

La trama come al solito è scorrevole, con piccole rivelazioni disseminate in tutto il libro fino alla conclusione finale. Ma anche lì ti conduce fuori strada per poi svelare l’assassino. Non è ricco di colpi di scena, ma mi è piaciuto.

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