“Le conseguenze dell’odio” – Elizabeth George


Voto: 5 stelle / 5

Questo è uno di quei libri che acquisti e poi li lasci per anni nella libreria, quasi dimenticandoti che ce l’hai, finché decidi di aprirlo e ti perdi nelle sue pagine domandandoti perché hai aspettato così tanto per leggerlo. “Le conseguenze dell’odio” è il diciannovesimo libro della serie sulle vicende dell’ispettore Linley, scritto nel 2015 con il titolo “A Banquet of Consequences” (Un Banchetto di Conseguenze) per un totale di 572 pagine e appartenente al genere giallo. In Italia è pubblicato da Longanesi dal 2015.

Di Elizabeth George abbiamo recensito anche “Punizione” e “Corsa verso il baratro“.

Trama de Le conseguenze dell’odio

Dopo il disastroso caso avvenuto in Italia, il sovrintendente Isabelle Ardery ha il controllo sul sergente Barbara Havers grazie alla domanda di trasferimento che le ha fatto firmare, minacciandola di inviarla apponendo una data se solo lei si fosse comportata nuovamente male.

Una sera, Barbara va alla presentazione di un libro femminista e lì conosce la scrittrice, Clare Abbott, che incantata dalla sua maglietta le dà il suo bigliettino da visita chiedendole di inviargliene una simile. Peccato che – dopo pochi giorni, ad una conferenza a Cambridge – la scrittrice viene trovata morta nella sua stanza dalla sua assistente personale, Caroline Goldacre, donna antipatica e autoritaria.

La sua agente Rory ovviamente si reca subito sul posto dove viene a sapere che l’amica è morta per un attacco di cuore, ma conoscendo le perfette condizioni di salute della donna contatta Barbara chiedendole di indagare più a fondo sul decesso.

Linley, a questo punto, intercede per Barbara con il sovrintendente chiedendole di affidare il caso al sergente Havers. Riceve un “no” come risposta e decide di scavalcarla e parlare direttamente con il sovrintende della polizia di Cambridge, che accettò la proposta di coinvolgere Barbara. Dire che la cosa non fece piacere al sovrintendente è un eufemismo, che nominò quindi Linley responsabile di qualsiasi cosa avesse fatto il sergente Havers e ordinandogli di affiancarle il sergente Nkata, con cui avrebbe dovuto lavorare a stretto contatto senza possibilità di libertà di agire.

Recensione

Un caso come questo non lo leggevo da tanto, ma la George è sempre un colpo sicuro. Più si va avanti e più si vuole continuare la lettura per scoprire tutti i segreti nascosti in questa famiglia disfunzionale. Caroline vede la sua vita distrutta dopo il suicidio del figlio minore, la separazione coniugale del figlio maggiore, una padre assente per i suoi due figli che l’ha lasciata per una donna notevolmente più giovane e la relazione parallela del marito con la sua segretaria.

Nessuno capisce perché Clare la tenesse al suo fianco, anche se lei continuava a dire che era per farla distrarre dato tutto ciò che le era successo, ma Rory (l’agente della scrittrice) sospettava che ci fosse di più dietro.

È un libro incalzante, ogni volta che pensi di aver capito qualcosa poi ti viene smontata, ci sono vari colpi di scena e il finale è spettacolare.

Si tratta di un tema molto delicato, che non svelo per non rovinare la lettura del libro, che mi ha lasciato veramente senza parole. Non avrei mai pensato ad un epilogo del genere.

Un libro ben scritto, che non lascia pagine alla noia e allo stesso tempo non procede troppo in fretta da non far assimilare la notizia precedente.

Consigliato soprattutto a chi ha già letto i libri precedenti, per cogliere tutti i particolari riguardo le storie personali dei protagonisti che altrimenti non si capirebbero. Piacerà anche a chi vuole godersi un giallo che procede con un ritmo incalzante e con un finale inaspettato.

Commenti