“Punizione” – Elizabeth George


Voto: 3,5 stelle / 5

“Punizione” è un libro di Elizabeth George della serie sull’ispettore Lynley. Pubblicato con titolo originale “The Punishment She Deserves” (La punizione che si merita) e pubblicato nel 2018 da Longanesi, è composto da 680 pagine e appartiene al genere giallo. Di Elizabeth George abbiamo recensito anche “Le conseguenze dell’odio” e “Corsa verso il baratro“.

Bello, ma meno del precedente.

Trama di Punizione

Il sovrintendente Isabelle Ardery viene chiamata a investigare se durante un’indagine in un’altra stazione di polizia è stato svolto correttamente il lavoro o se ci sono state delle mancanze. Interviene anche il sergente Barbara Havers, in quanto nel caso precedente aveva svolto un ottimo lavoro. Il sovrintendente decide di trattare duramente il sergente, sperando che alla fine lei possa sbottare o darle un motivo qualsiasi per convalidare il suo trasferimento.

Purtroppo per lei, non solo Barbara si comporta in modo quasi impeccabile, ma indagando scrupolosamente scopre che ci sono state delle leggerezze nell’investigazione sul probabile suicidio del prete Ian Druitt, accusato di pedofilia e trovato impiccato nella saletta della stazione di polizia in cui doveva essere interrogato.

Adesso starà a Barbara e Lynley investigare per scoprire la verità dietro questo caso che vede troppe persone coinvolte, e tutte connesse tra loro.

Recensione

Attenzione, spoiler!!!

Purtroppo questo libro mi ha subito preso meno del precedente.

Per iniziare a “ingranare”, la storia ci mette un po’. Mentre nella prima parte vediamo il sergente alle prese con il sovrintendente e i suoi problemi con l’alcool che la portano ad essere frettolosa e superficiale nelle indagini, nella seconda parte finalmente entra in scena Lynley e siamo nel vivo dell’investigazione.

La moltitudine dei personaggi coinvolti all’inizio mi ha dato qualche problema nel distinguerli tutti e capire le relazioni che c’erano fra loro. Ad ogni passo che sembravano fare avanti, si aprivano nuove domande e si mettevano in discussione le testimonianze, che invece che aiutare portavano fuori strada. Bisogna arrivare veramente alla fine del libro per capire come si svolti i fatti, per scoprire tutte le bugie che sono state dette e svelare la verità. Anche se mi è rimasto un piccolo dubbio sulla portata della partecipazione al tutto del vicecomandante…

Consigliato a chi ha letto tutti i libri precedenti, per avere una visione d’insieme della storia personale dei personaggi, e a chi piacciono i gialli.

Commenti