“Dicembre è un mese crudele” – Elizabeth George


Voto: 4 stelle / 5

Ogni libro di Elizabeth George non ti fa vedere l’ora di passare al prossimo.

“Dicembre è un mese crudele” il cui titolo originale è “Missing Joseph” (Cercando Joseph) fa parte della serie sull’ispettore Linley. Pubblicato nel 1993 per un totale di 592 pagine, appartiene al genere giallo. Nella foto: l’edizione Longanesi del 2010.

Di Elizabeth George abbiamo recensito anche “Punizione”, “Le conseguenze dell’odio“ e “Corsa verso il baratro“.

Trama di Dicembre è un mese crudele

Dopo aver subito l’ennesimo aborto e aver ricevuto la notizia di dover fermare la sua ricerca di maternità se non vuole rischiare di subire un’isterectomia prima dei 30 anni, Deborah si rifugia in un museo, dove incontra uno sconosciuto con il quale si sfoga, scoprendo poi che è un prete che la invita nel paesino dove vive.

Decidendo di staccare per un po’, Deborah e St. James decidono di visitare il paesino del Lancashire, ma una volta giunti e chiesto del parroco scoprono che quest’ultimo è morto. Prima si era pensato ad un omicidio, poi il caso era stato chiuso come un incidente, nonostante le voci dei cittadini non convinti.

La risoluzione del caso lascia perplesso anche St. James, che decide di chiamare il suo amico Linley per chiedergli se gli va di investigare su questo caso. Lui è ben felice di raggiungerlo, dato che le sue ferie sono appena saltate a causa di un litigio con Helen. Per scoprire la verità, Linley dovrà scavare a fondo non solo nella vita del prete, ma anche della donna che era stata sospettata dell’assassinio e portare a galla una verità inaspettata…

Recensione

Devo dire che è strano per me leggere un libro scritto nel passato. Così abituata agli accessori moderni, quando mi capitava di pensare: “ma perché non la/o chiama al telefono?” mi rendevo conto solo dopo che in quel periodo i telefoni cellulari non esistevano.

“Dicembre è un mese crudele” ha una miriade di personaggi. Ognuno ha una sua voce e un suo punto di vista, e solo alla fine l’autrice svela il legame che c’è fra i vari personaggi.

Qui scopriamo anche dei retroscena sulla vita di St. James e Deborah, ma è stato un piacevole diversivo di punta di vista, e procede – anche se lentamente – la storia d’amore tra Thomas e Helen.

Il caso di cui si occupa in questo libro è una matassa complicata da sbrogliare. Come dimostrare che il parroco è stato ucciso e non si è trattato di un incidente? Di contro, come sperare che si sia trattato veramente di un incidente considerato che è morto a causa di un avvelenamento da cicuta servito da un’esperta botanista, che afferma di averla scambiata per della pastinaca?

Sono molti i personaggi che verranno interrogati. Siamo in un paesino sperduto in cui tutti si conoscono e le notizie corrono veloci, e questo è sia un vantaggio che uno svantaggio.

Il finale è stato totalmente inaspettato, mi ha sorpresa e le ultime pagine le ho letteralmente divorate.

Come sempre Elizabeth George è brava a mantenere il lettore col fiato sospeso e solo alla fine lo conduce per mano alla risoluzione del caso. Lasciandolo sconvolto.

Consiglio assolutamente “Dicembre è un mese crudele”non solo agli amanti della serie, ma anche a chi piace un giallo scritto bene. Peccato solo che per iniziare ad investigare ci vogliano un po’ di capitoli.

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