“Dimmi che non può finire” – Simona Sparaco


Voto: 3 stelle e mezzo / 5

“Dimmi che non può finire” (Einaudi 2020) è il nuovo romanzo di Simona Sparaco, scrittrice e sceneggiatrice romana.

Trama di Dimmi che non può finire

Amanda ha un rapporto speciale con i numeri, tutti i numeri, da quelli che possono apparire sul quadrante di un orologio, a quelli indicanti i prezzi al supermercato.

Con i numeri era stato amore a prima vista… sembrava quasi che mi aspettassero, per essere sistemati al loro posto. si fidavano di me, come io di loro“.

I numeri però, vissuti in questa maniera, creano dipendenza, limitano e contaminano le relazioni sociali. Amanda, appesa ai loro pronostici, non assapora la pienezza della vita. Un numero appena visto, e interpretato alla luce delle sue ossessioni, condiziona tutte le scelte, le fa fare retromarcia anche di fronte ad una possibile esplosione di felicità.
Finché nella vita della protagonista non arriva chi lentamente sconvolge questo legame con i numeri. Si tratta di un bambino: Samuele, a cui la ragazza si ritrova a fare da baby sitter.

Recensione

Innanzitutto ho avuto bisogno di ricercare qualche informazione sulla numerologia che, secondo quanto Wikipedia riporta, è “la branca dell’esoterismo che attribuisce ai numeri non solo valore matematico, ma li mette in relazione con aspetti della natura e degli esseri umani”.

Appurato ciò, si può procedere con questo libro scorrevole, piacevole da leggere. Ricorda in parte le favole perché di esse ha i personaggi: i buoni e i cattivi (perfino la strega, nonna di Samuele).

In “Dimmi che non può finire” ritroviamo le nostre fragilità e ossessioni perché, anche se pochi interpretano la realtà basandosi sui numeri, chi può affermare di essere immune da qualsiasi tipo di superstizione? Come Amanda ha i suoi Smarties da sgranocchiare in modo compulsivo o dei pallini da schiacciare in tasca come antidoto allo stress, chi di noi non ha attribuito ad un oggetto, almeno una volta nella vita, la possibilità di recare fortuna?
Samuele rappresenta il terreno inesplorato che spaventa perché sgretola certezze che neanche la psicoterapeuta, amica di Amanda era riuscita a fare con le sue parole:

“Se ti fidi dei numeri, perderai sempre qualcosa”

Ancora una volta è affidata ai bambini la capacità di farci rinsavire da manie, per il loro modo di vedere la realtà senza artificiose sovrastrutture.

One Response

  1. Giancarlo 30/06/2021

Commenti