“Dolce da morire” – Cristina Aicardi e Ferdinando Pastori


Voto: 4 stelle / 5

Tra le novità pubblicate da Laurana Editore a febbraio 2023, troviamo “Dolce da morire“, un giallo dal tono leggero, scritto da Cristina Aicardi e Ferdinando Pastori. Ringraziamo la casa editrice per l’omaggio cartaceo.

Trama di Dolce da morire

Una donna decisamente curiosa, Olga Cazzaniga Peroni, suona il campanello dell’agenzia Reali Investigazioni; il tipo che apre la porta viene stordito da una buona dose di irruenza verbale. Il motivo della visita: indagare sul fidanzato della nipote che, agli occhi della famiglia, appare come persona sospetta.

Il primo incontro tra la donna e l’investigatore fornisce l’idea di quelli che saranno i rapporti tra i due. Olga interferirà con le indagini: non è sua prerogativa stare con le mani in mano, attendere il corso degli eventi, non apportare rettifiche alle opinioni altrui. Mentre le ricerche sulla vita dell’uomo proseguono, appaiono altri personaggi, come i familiari di Olga i cui nomi – gatto domestico compreso – iniziano con O; chi dà una mano nell’agenzia o chi è oggetto di altre indagini. In primo piano però restano sempre committente ed investigatore, con le loro continue schermaglie. Il procedere delle ricerche svelerà, con buona pace di tutti, se la nipote sia vittima di un raggiro oppure no, portando soluzioni anche ad altre vicende connesse.

Recensione

L’intreccio è abbastanza lineare, non ci sono grandi colpi di scena. La particolarità del libro sta nei dialoghi, contrassegnati da frizzante arguzia. Battute che sembrano aforismi, su cui soffermarsi e magari sorridere un po’.

L’ironia non manca neanche nelle descrizioni:

“..avrebbe bisogno di una scarica robusta di adrenalina che attivi le sinapsi fino a farle sfrigolare. Ed eccola che arriva una mezza idea…prende forma senza che gli cada una mela in testa“.

Quando a chiacchierare sono due donne come Olga e la madre che, come la figlia, è totalmente sprovvista di diplomazia, i dialoghi risultano spietati e brillanti. Essendo la protagonista imprevedibile, il lettore non sa cosa troverà nella pagina seguente e questo induce curiosità, porta a sfogliare il libro con una certa velocità. Il personaggio di Olga, imperfetto ed allegro, incapace di tenersi alla larga da qualsiasi situazione, è ben delineato dalla riflessione dell’investigatore:

“Eppure te lo insegnano a stare dentro le righe. Cosa che alla sua cliente non riesce molto bene. Lei piuttosto ci sta sopra, mai dentro”.

Un libro distensivo, sprovvisto di toni cupi, adatto per rilassarsi.

Commenti