“Fake News”- Andrea Besi


Voto: 4 stelle / 5

“Fake news” è un romanzo di Andrea Besi, pubblicato alla fine del 2022 dalla casa editrice GFE.

Trama di Fake News

“Fake News” si svolge in un futuro non meglio specificato. Eugene è un giornalista che vive in un grattacielo da cento e più piani, zeppo di altri giornalisti, presentatori e cameraman. Questo grattacielo, si scopre leggendo, non è altro che un’immensa prigione in cui tutti i network televisivi si sono auto-esiliati per lavorare senza lasciarsi distrarre dalla realtà. L’informazione, infatti, si è consacrata alle fake-news, perché sembra che il pubblico si sia stancato delle notizie vere e voglia solo servizi su fatti inventati, sempre più eclatanti e rumorosi.

Così la redazione di Eugene ha in mente di lanciare la notizia più sensazionale di tutte: quella dell’imminente fine del mondo. Eugene è però stufo di inventare storie senza senso e di vivere segregato dal mondo. Sogna di uscire. I suoi capi non vogliono e nemmeno i suoi colleghi sembrano intenzionati a mettere il naso fuori dal grattacielo. Così alle bugie inventate per i servizi del telegiornale si aggiungono altre menzogne tese ad allontanare Eugene dai suoi propositi. Per uscire il protagonista dovrà approfittare della logica contraddittoria insita nelle leggi che regolano la vita nel grattacielo.

Recensione

“Fake News” è una satira molto spinta sui difetti dell’informazione quotidiana, dove lo show conta più della verità. L’autore mostra un’ironia pungente ma spesso molto vicina a soluzioni demenziali. Porta avanti una storia intricata, intervallata dalla messa in scena di varie edizioni del telegiornale, una più assurda dell’altra. Fra scenette divertenti e avventure assurde, il romanzo dà però spazio anche a dei pensieri profondi. Qual è il confine fra realtà e interpretazione? Che cosa significa raccontare? Qual è il vero ruolo dell’informazione? E che cosa vuole davvero il pubblico? E infine: se il pubblico pretende cose sbagliate, i media devono assecondarlo o educarlo ad altre scelte?

A tutte queste domande non c’è risposta, perché l’autore non cede a facili condanne del relativismo. Se non esiste più la verità, è perché l’uomo contemporaneo ha capito che ogni fatto può essere interpretato e raccontato da più punti di vista. E se è così, l’alterazione del vero sarà sempre possibile.

Il libro, molto divertente e scritto con mano abbastanza sicura, è però un po’ ripetitivo in certi passaggi e poco esplosivo nei momenti in cui potrebbe rendersi più serio o caustico. Manca un po’ di coraggio o di cattiveria. I tre personaggi principali, Eugene e i suoi due colleghi, rappresentano tre diversi modi di stare al mondo. Tre persone che sono state segnate dalla vita. Un ragazzo insofferente, una bulimica con manie di persecuzione e un ossessivo compulsivo. Vivere nella menzogna perenne crea disagi psicologici. E poi c’è il grande spazio concesso alla domanda delle domande: che cos’è la verità?

Paolo Fusco

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