“Giocare a dadi col mondo”- Massimiano Bucchi


Voto: 4 stelle / 5

Il sociologo Massimiano Bucchi debutta nella narrativa con il giallo deduttivo “Giocare a dadi col mondo” (Bompiani 2022, 160 pagine). Si ringrazia la casa editrice per la copia in PDF ricevuta in omaggio.

In questo breve noir brilla l’investigazione di un personaggio storico, la cui popolarità monopolizza l’attenzione del lettore: Albert Einstein. Questi fa già capolino nel titolo, che allude a un leggendario botta e risposta tra due giganti della fisica. In una lettera a Bohr sulla meccanica quantistica, Einstein scrive: “Tu ritieni che Dio giochi a dadi col mondo, io invece credo che tutto obbedisca a una legge.”

L’autore

Professore ordinario di Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento, Massimiano Bucchi ha all’attivo numerose pubblicazioni tradotte in 20 Paesi. “Giocare a dadi col mondo” è il suo primo romanzo.

La vicenda è ambientata a Stoccolma tra il 5 e il 12 dicembre 1925, quando la capitale svedese si accende per le celebrazioni dei 25 anni dell’istituzione del Premio Nobel. Un argomento, questo, congeniale a Bucchi, autore del fortunato saggio “Come vincere un Nobel. Il premio più famoso della scienza” (Einaudi 2017).

Trama di Giocare a dadi col mondo

Un geologo di chiara fama è vittima di un fatale incidente mentre soggiorna al Grand Hotel di Stoccolma. È il primo di una serie di delitti che richiamano o sfruttano celebri esperimenti di fisica. La competenza con cui i crimini sono posti in essere fa pensare che il responsabile sia un rappresentante di alto profilo dell’ambiente scientifico.

L’ Accademia si spacca in due. I più ritengono doveroso fermare o dilazionare le celebrazioni imminenti. Invece, l’esecutore testamentario delle ultime volontà di Alfred Nobel è contrario ad ogni ipotesi di posticipo o annullamento. Ma chi ha interesse a spaventare i membri dell’Accademia? E soprattutto perché?

Il compito di indagare in modo ufficioso, efficiente e discreto viene affidato ad Albert Einstein. Infatti, nessuno meglio di lui sa che “per risolvere un problema bisogna guardare da lontano, vedere l’insieme, guardarlo con occhi nuovi”. Il suo ritratto è aderente a quello cristallizzato dall’immaginario collettivo. Sornione e irriverente. Diretto e fulmineo. Un uomo frugale che non resiste ai piaceri della tavola.

Uno degli effetti collaterali della sua investigazione è la messa a nudo dell’altra faccia del mondo accademico. Svilito da pregiudizi politici, invidie, rivalità. Sabotato da ottusità mentale, interessi economici e deliri di onnipotenza.

Recensione

Con questo romanzo Massimiano Bucchi si unisce al gruppo di scrittori che affidano a un illustre personaggio storico il ruolo di detective. Senza dimenticare l’attualità.

“Giocare a dadi col mondo” ci ricorda il legame tra etica e scienza, perché spesso alcune scoperte, per le svolte inaspettate della Storia, non vengono messe al servizio del bene comune.

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