“Gli scandali presidenziali che hanno fatto tremare l’America” – Massimo Manzo


Voto: 4 stelle / 5

E’ una grande operazione, quella che Massimo Manzo compie nel libro intitolato “Gli scandali presidenziali che hanno fatto tremare l’America. Dall’omicidio Lincoln all’attentato a Trump” (Newton Compton Editori 2024, 320 p.).

Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.

Premessa

Sul podio dei lavori a rischio troviamo il sommozzatore specializzato, l’ironworker, l’operatore di una centrale nucleare, il pompiere paracadutista, il minatore e il pilota e l’astronauta e il presidente degli Stati Uniti. Avete letto bene! L’uomo che l’immaginario collettivo percepisce come il più potente al mondo, complice la narrazione di tanti action-movie, è quello che rischia di più se comparato con altre professioni considerate critiche.

A volte rimane vittima di un attentato, altre ci pensano scandali di ogni tipo ad offuscarne l’immagine. Ma in una sola occasione il Presidente in carica fu costretto a rassegnare le dimissioni durante il mandato. Ricordate il caso Watergate che negli anni Settanta affossò Nixon?

Trama di Gli scandali presidenziali

Nati dalla costola dell’impero britannico in quella che una prospettiva eurocentrica declassava a periferia del mondo, in poco più di due secoli gli Stati Uniti sono diventati una superpotenza con un’ascesa senza precedenti su cui gli studiosi si sono a lungo interrogati. Sulla questione, Massimo Manzo si unisce a quanti individuano nell’architrave istituzionale, erede di Polibio e Montesquieu, il segreto di una solidità che avrebbe permesso al Paese di fronteggiare crisi e terremoti politici. A questi si aggiungono scandali a luci rosse, malversazioni, corruzione, conflitti di interessi, impeachment, opacità in politica estera e quant’altro.

Alcuni esempi

Inaugura la carrellata Abraham Lincoln, il 16esimo presidente, colui che guidò l’Unione alla vittoria nella guerra di secessione americana, il primo martire della Repubblica. Lo ha ucciso un attentatore sui generis, razzista e sudista, a capo di un complotto in parte da decifrare. Un attore teatrale di vaglia trasformatosi in cospiratore che, ironia della sorte, decise di colpire la vittima a distanza ravvicinata nel momento clou di una rappresentazione teatrale, approfittando dell’ilarità del pubblico. Ferito alla testa, Lincoln non ebbe scampo. In altre occasioni ad armare la mano fu un egocentrismo patologico, istanze anarchiche o socialiste radicalizzate. Un mix pericoloso tra turbe psichiche e politica, una sociopatia latente.

Per fortuna furono numerosi anche i tentativi di omicidio falliti, i complotti sventati, le coincidenze che hanno salvato la vita agli inquilini della Casa Bianca. Un esempio è l’attentato contro Trump – che segna il ritorno della violenza politica negli Usa -, a luglio 2024. In quel periodo, la stesura del presente libro si avviava alle battute finali.

Al termine del viaggio, tra luci e ombre, si potrà così avere un quadro più completo di come le istituzioni si siano evolute nella consapevolezza che, come affermava Winston Churchill, nessuno sostiene che la democrazia sia perfetta o onnisciente, ma è di certo la migliore forma di governo a nostra disposizione”

Dopo un’incursione tra gli scandali a luci rosse e di costume, la panoramica passa in rassegna i testa a testa più famosi e controversi come quello tra George W. Bush e Al Gore e la cospirazione per fare fuori Andrew Jackson, il candidato più forte alle elezioni del 1824. Questa analisi è particolarmente interessante perché ci mostra le falle del complesso sistema elettorale statunitense e il panorama politico dell’Ottocento molto più variegato rispetto all’attuale bipartitismo tra democratici e repubblicani. Ne scoprirete di scheletri nell’armadio. Come le peripezie da feuilleton di Alexander Hamilton la cui effige campeggia nella banconota da 10 dollari o quelle di commander in chief sconosciuti agli europei. Chi di voi conosce Warren G. Harding o William McKinley?

Recensione

“Gli scandali presidenziali che hanno fatto tremare l’America” di Massimo Manzo è una lettura avvincente, documentata e completa che ibrida saggio storico e inchiesta giornalistica. L’articolazione in quattro segmenti permette una lettura selettiva tra le pagine più drammatiche, spinose, piccanti, controverse del paese a stelle e strisce. Vi terrà col fiato sospeso. Le sezioni si intitolano Casa Bianca “Rosso sangue”; Amanti, gossip, scandali di costume; Bufere politiche a Washington; Lotta all’ultimo voto.

Da segnalare la ricca bibliografia a tema e l’ottima capacità di sintesi. Infatti l’autore ci consegna un quadro esaustivo di ogni vicenda presa in esame, che spazia dagli antefatti, dal background di tutti gli attori coinvolti, alle conseguenze senza tralasciare il campionario delle ipotesi interpretative più accreditate.

Noi lo consigliamo.

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