
“Gli ultimi” di Saverio Giannini (Giazira 2024) è un romanzo intenso. Un viaggio nei sentimenti, toccando argomenti importanti quali l’esclusione, il bullismo, la coesione del gruppo per affrontare le difficoltà, la libertà. Ringraziamo l’autore per la copia cartacea inviata in omaggio.
Trama de Gli ultimi
Gli ultimi, sono ragazzi fuori degli schemi diversi tra loro e diversi agli altri, ma in realtà sono ragazzi come tanti che si sentono strani, invece sono unici. Gli Ultimi si sentono ultimi, esclusi, incompresi, loro con le loro paure, le loro fissazioni, le loro incomprensioni, sono ragazzi illuminati che li accompagna lungo il percorso della vita, la tristezza, il dolore, rendendo il cammino della vita un percorso ad ostacoli. Jack, il leader del gruppo, accompagnerà gli ultimi in un viaggio fatto di sentimenti, valori e sensazioni uniche.
Recensione
Una lettura scorrevole fatta di brevi capitoli, che scorre fluida, con dialoghi diretti, sintetici a volte asciutti e secchi, le citazioni lasciano un indelebile segno, contribuendo a far sì che la lettura sia piacevole.
Una lettura che al principio attendeva disattesa un maggior carico emotivo. Le aspettative ridondanti nella saccenza e superbia dell’io lettore, pregno di boria intellettuale, avevano smorzato in me ogni piacere nel proseguire. Inutile dire che la difficoltà di valutazione si è dimostrata impegnativa e non poche volte ha rasentano il desiderio di capitolare.
Invero, arrivato all’apice sono bastate poche parole. Poche righe, nella pagina timida ma rovente dei ringraziamenti che Giannini ha sapientemente vergato, per far emergere in me la vergogna. Leggendo quelle parole che Saverio ha donato al lettore, mi ha reso chiaro il valore di essere sé stessi.
Ritorno sui miei passi, riprendo la rilettura chiedendo enormemente scusa all’autore per non aver avuto rispetto e non aver inteso la propria opera scritta con cuore e intelligenza. Questo romanzo merita una lettura profonda e senza l’ignoranza di credersi lettori superiori.
Mea culpa.