“Il bacio sulla fronte” – Sara Bontempi


Voto: 3 stelle / 5

Il bacio sulla fronte” è il romanzo d’esordio di Sara Bontempi, agente editoriale e blogger, pubblicato da LFApublisher a dicembre 2023. Il libro, sotto forma di breve memoriale, raccoglie i ricordi dell’autrice legati alla sua famiglia, tra gli anni Ottanta e Novanta. La calda atmosfera degli affetti familiari permea ogni pagina e la realtà della testimonianza emoziona e trasporta il lettore nei suoi personali ricordi. Ringraziamo l’autrice per la copia digitale in omaggio.

Trama de Il bacio sulla fronte

Ogni domenica nonno Pasquale, con le sue creazioni, e nonna Maria, con le sue crocchette di patate, attendono con gioia figli e nipoti nella loro casa di campagna, soprannominata “Il Capannone”.

Subito dopo andavamo a cercare il nonno Pasquale per salutarlo e ricevere il suo bacio sulla fronte, sicuramente il più intimo e memorabile che ricorderemo tutti noi nipoti per sempre, e che ci ha accompagnato per tutta la nostra infanzia.”

Tra i boschi del Piemonte, viviamo insieme all’autrice e alla sua famiglia l’alternarsi delle stagioni, scandite dai momenti di ritrovo della grande famiglia Urrico. I bagni in piscina d’estate, accompagnati da allegri giochi d’acqua, la raccolta di funghi e castagne d’autunno, la magia della Vigilia di Natale. Le due figure in primo piano sono proprio i due nonni Pasquale e Maria, di cui viene tracciata anche una breve biografia. Insieme tengono unita l’intera famiglia e portano avanti tradizioni e valori profondi. Tra torte di riso, nascondini e altri momenti lieti, le giornate trascorrono in allegria e semplicità.

Recensione

Al primo sguardo colpisce la tenerezza della copertina. Due generazioni legate da un affetto che va oltre il tempo e le distanze. Passato, presente e futuro che si fondono in un abbraccio carico di promesse e ricordi.

Sara Bontempi ci porta all’interno della casa dei nonni e dei suoi ricordi, regalandoci un frammento d’intimità profonda. Entriamo in punta di piedi nella cucina di nonna Maria e respiriamo gli stessi profumi di allora, usciamo in giardino e sentiamo le grida gioiose dei bambini o l’odore acre del ferro battuto del nonno.
La memoria dell’autrice ci accompagna fin alle radici della sua famiglia, che diventa emblema di tutte le famiglie che incarnano valori sani e genuini. La gioia di ritrovarsi, i pranzi insieme, i giochi rappresentano un mondo relegato nei ricordi più dolci, che la vita frenetica e tecnologica di oggi ha annullato quasi del tutto.

Lo stile è di una semplicità disarmante, come quella che ha sempre caratterizzato la famiglia Urrico.
La brevità del romanzo sorprende un po’. Avremmo voluto conoscere meglio altri componenti della famiglia, essere coinvolti in allegri dialoghi, ma forse è giusto così. Tutto rimane sospeso come i ricordi, in un tempo e uno spazio che appartiene solo alla dimensione della memoria.
Alla fine resta un profondo senso di nostalgia per le assenze che oggi pesano sul cuore, per una felicità pura e genuina ormai lontana, per un passato carico di emozioni che, in ogni momento della vita, consoleranno e allieteranno il cuore per sempre.

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