“Il ballo delle pazze” – Victoria Mas


Voto: 5 stelle / 5

“Il ballo delle pazze” di Victoria Mas (e/o 2021) è un libro che ogni donna dovrebbe leggere e regalare alle amiche. Un inno alla libertà delle donne in un mondo governato solo da uomini raccontato con una delicatezza e insieme una forza impressionante. Uno dei libri più belli di questo inizio 2021.

Trama de Il ballo delle pazze

“Il ballo delle pazze” è il primo romanzo della sceneggiatrice Victoria Mas ed è stato un grande successo letterario in Francia nel 2019.
Il romanzo narra le storie di quattro donne diverse tra loro che finiranno per incontrarsi nell’ospedale della Salpêtrière e i cui destini si incroceranno e cambieranno grazie all’evento del ballo organizzato a metà Quaresima. È ambientato a Parigi nel 1885 in quello che non è né più né meno che un manicomio femminile.

Le donne rinchiuse in questo manicomio sono donne scomode, abbandonate dalle loro famiglie per diverse ragioni eccetto che per motivazioni legate a problemi di salute mentale.
Tramite le loro storie l’autrice ci racconta di un periodo che non viene mai approfondito, dove la nascita dei manicomi coincide con un vero e proprio controllo sociale, dal momento che ad essere internati erano soprattutto individui scomodi.

Alla Salpêtrière, infatti, finivano le donne che non si adeguavano al ruolo di mogli e madri imposto dalla società. Nel XVII secolo, ad esempio, venivano internate donne che non volevano sposarsi o che erano poco inclini alla vita domestica. Molte donne sposate invece venivano internate dai mariti solo per la volontà di questi ultimi di risposarsi con un’altra donna.

Recensione

In questo ospedale abitato da donne, l’autorità è incarnata da un uomo, il dottor Charcot, maestro di Freud, che mette in mostra e spettacolarizza la sofferenza femminile. Il suo compito infatti era quello di ricreare gli attacchi isterici delle donne in pubblico per far si che, insieme ad altri medici, riuscisse a studiarli per guarirli.

Costrette a un’umiliazione pubblica come se dovessero intrattenere degli spettatori, le donne prestano il loro malessere e la loro sofferenza agli occhi degli uomini, che le osservano con occhio clinico o con morbosa curiosità senza mai vederle realmente. Quest’uomo generava una vera e propria venerazione da parte di quelle donne, tale che era difficile capire se gli attacchi venissero simulati o se derivassero da una vera disfunzione neurologica.

Con “Il ballo delle pazze” l’autrice denuncia una società soggetta al patriarcato, anche se ci tiene a sottolineare che il suo non vuole essere un libro femminista ma un semplice racconto dei fatti. Lei infatti sottolinea che anche gli uomini erano soggetti alle stesse regole della società delle donne e ciò è evidenziato nel personaggio di Théophile, fratello di Eugénie, che nonostante trovi ingiuste alcune regole non riesce comunque a ribellarsi.

Al suo romanzo d’esordio, Victoria Mas racchiude in appena 180 pagine una storia ricca di particolari, emotivamente dolorosa, accarezzata da personaggi ben delineati, donne spezzate eppure forti allo stesso tempo, senza lasciare indietro nulla di non detto. Il suo stile semplice ma accattivante ti cattura con una storia piena e coinvolgente che scorre con facilità e non vorresti lasciar andare.
Forse è proprio vero: dal Salpêtrière della Mas, una volta entrati, non si esce più.

Marianna Gaeta

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