“Il battito dei ricordi” – Vanessa Roggeri


Voto: 4 stelle / 5

Avete mai sentito parlare di REMINISCENZA?  “La reminiscenza, Signora Romero, è il ricordo delle vite passate” spiega il Dottor Pellegrini, neuropsichiatra italiano, ad una scettica Isabel. Chissà cosa vorrà dire questo enigmatico Dottor Pellegrini? Non ci resta che leggere “Il battito dei ricordi” di Vanessa Roggeri (Rizzoli 2021), che si presenta alquanto curioso.

Trama de Il battito dei ricordi 

Lui, Javier, rampollo della ricca famiglia Santiago che produce ed esporta vino in tutto il mondo.

Lei, Isabel, bella, intelligente, moglie innamoratissima di Javier, che ha sacrificato tutto e si è dedicata completamente a lui.

Belli, ricchi, famosi, vivono nella splendida tenuta di famiglia in Andalusia con la piccola e amatissima figlia Luz.

Sembra tutto perfetto, ma in una notte tutto può cambiare……. 

Andalusia, 10 Dicembre 2015 (sera): A casa Santiago si sta festeggiando il compleanno della mamma di Javier. Tutto è pronto;  manca solo Javier che deve rientrare da un incontro di lavoro.

Ma Javier non arriva…..

Una strada buia, Javier che guida ad alta velocità la sua auto Pontiac del ’69.
Un cane che improvvisamente attraversa la strada. Javier sterza per evitarlo.
L’auto sbanda, non ha più controllo. 

“La Pontiac schizzò come un bolide impazzito, fermando di colpo la sua corsa contro un pino a bordo strada”.

L’impatto è tremendo; il conducente sfonda il finestrino con la faccia. 

“Un boato metallico, un fragore di distruzione; poi sulla strada calò di nuovo il silenzio, rotto solo dal sottile sfrigolio del motore in agonia”

Javier è in coma.

Ma il destino sembra, dico sembra, essere magnanimo e Javier esce dal coma.

La persona che esce dal coma, però, non è più Javier. 

Parla un idioma strano, sconosciuto a tutti, non riconosce nessuno della famiglia, né Isabel e neanche  la sua amatissima Luz. 

Il “nuovo Javier” tiene le distanze da tutti, ha crisi di nervi, si chiude in se stesso, vive in uno “spazio mentale”  a cui nessuno riesce ad accedere.

E cosa alquanto curiosa, racconta di essere un capitano al servizio del Papa, morto per mano dei nemici. Javier narra di un’altra vita, un’ esistenza vissuta in un’altra epoca.

I medici non sanno cosa dire; parlano della Sindrome di Susac, una malattia rara che colpisce il cervello, creando stato confusionale, psicosi, disturbi comportamentali e perdita della memoria, ma, in realtà,  non vengono a capo di nulla. 

Dieci mesi dopo l’incidente, Isabel, oramai disperata e pronta a tutto pur di aiutare Javier, decide di affidarsi alle cure non convenzionali del Dottor Pellegrini, neuropsichiatra italiano che si dedica allo studio dei reminiscenti, persone che sarebbero in grado di ricordare le proprie vite passate.

La reminiscenza, Signora Romero, è il ricordo delle vite passatePlatone la chiamava anamnesi. Si tratta di un processo di risveglio della memoria, di un sapere che è sepolto nella coscienza e dimenticato al momento della nascita.”

Il Dottor Pellegrini è convinto che il caso di Javier sia proprio un raro caso di reminiscenza, analogo a quello di Florence, una ragazza francese, rimasta folgorata dalla visione dell’affresco di Raffaello “La Messa di Bolsena” conservata nella Stanza di Eliodoro, presso i Musei Vaticani.

Da quel momento Florence, come Javier, crede di essere un’altra persona. Dice di chiamarsi Lena, parla di un mondo passato e rimane ad attendere  il suo amato Kaspar.

I due casi, secondo Pellegrini, sono legati tra di loro. Due casi di reminiscenti che sono vissuti ai tempi del Rinascimento, in cui Javier (Kaspar) era il Capitano delle Guardie del Papa e Florence (Lena) la sua adorata moglie.

Pare assurda questa tesi, ma Isabel, nonostante gli innumerevoli dubbi e i contrasti con i familiari di Javier, che considerano il medico un impostore, decide di assecondare Pellegrini e di far incontrare Javier e Florence.

Isabel è disposta a tutto, anche di perdere Javier pur di salvarlo da questa vita che non è più la sua. Decide, quindi, di partire e con Javier e il Dottor Pellegrini, arriva al paese di Argenteuil, dove vive Florence.

E qui mi fermo…

A voi leggere il romanzo e scoprire cosa accadrà in seguito all’incontro di Javier e Florence.

Recensione

Ammetto che ero un po’ scettica quando ho visto il libro, ma anche curiosa, e alla fine ha prevalso proprio la curiosità di leggere un romanzo che tratta di un argomento a me poco conosciuto: la Reminiscenza, appunto.

La scrittura è facile, fluida. La trama è ben costruita con quel tanto di “suspence”, di attesa di sapere cosa accadrà alla fine di questa storia “ai confini della realtà”.  

Definirei, comunque, il libro, un romanzo d’amore con quel pizzico di mistero, di trepidazione che ti tiene incollata alla lettura. 

L’autrice Roggeri, a parer mio, prende spunto dal concetto di reminiscenza per scrivere un romanzo d’amore, per descrivere un sentimento che va oltre la ragione e il tempo. Nel libro, il vero protagonista è l’Amore con la A maiuscola, e non solo dei due reminiscenti ma anche di Isabel, pronta a qualsiasi sacrificio per l’amato Javier.

Mi è piaciuto molto il riferimento all’affresco di Raffaello da cui prende spunto la storia del Capitano delle Guardie del Papa. E sono andata subito a cercare una foto dell’affresco per cercare i particolari citati nel romanzo.

Quindi, per concludere, amore e un poco di suspence: una ricetta vincente, direi! 

Ah, dimenticavo: godetevi il colpo di scena finale, veramente inaspettato e che, ovviamente, non rivelerò!!!!

E capirete che “niente accade per caso”

E come raccomandava il padre ad Isabel:

“Isabel, non fissare il dettaglio, vola alto e osserva il progetto nell’insieme: solo allora tutto prenderà pienamente senso”

Vanessa Roggeri, nata e cresciuta a Cagliari, ha pubblicato vari romanzi tra cui “La cercatrice di corallo” (2018) che ha vinto il Premio Letterario Grazia Deledda e il Premio Alghero Donna

Annalisa Giambiasi

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