“Il giardiniere di Wimbledon” – Jane Crilly


Voto: 5 stelle / 5

Henry Evans, il protagonista di “Il giardiniere di Wimbledon” di Jane Crilly (Feltrinelli 2024) , è il responsabile del prato più famoso del mondo: Wimbledon, considerato patrimonio nazionale della Gran Bretagna.

“Sul biglietto da visita di Henry Evans, sotto le parole ALL ENGLAND LAWN TENNIS AND CROQUET CLUB, c’è scritto semplicemente Capo Giardiniere”

Una storia curiosa, una storia d’amore…

Trama de Il giardiniere di Wimbledon

Henry Evans, capo giardiniere di Wimbledon, dopo 50 anni di attività decide di andare in pensione e la giovane giornalista Cara Gibson riceve l’incarico di intervistarlo.

Davanti ad una fumante tazza di tea, Henry comincia a raccontare a Cara…

Non ho mai raccontato a nessuno la mia storia”

“Mi piacerebbe molto ascoltarla”

“Quanto deve essere lungo l’articolo?”

“Quattro pagine”

“Non credo basteranno” disse ridendo

“Allora ci scriverò un libro”

Nel 1938 Henry, appena tredicenne, rimasto orfano di madre, lascia Londra e si trasferisce con suo padre John a Bedford, nella tenuta di Blake Hall: John lavorerà come aiuto giardiniere per la famiglia Blake.

I ricchi Blake hanno tre figli: Liam, il maggiore di 17 anni, Cooper di 15 anni e la piccola Rose, appena quattordicenne, la stessa età di Henry.

Ed è proprio con la bellissima e capricciosa Rose, che non vede il matrimonio nel suo futuro, ma vuole diventare a tutti i costi una tennista professionista, che Henry farà amicizia.

I due ragazzini, nonostante la differenza di ceto, sono inseparabili: nuotano, corrono nella tenuta, chiacchierano ma soprattutto giocano a tennis e immaginano che da adulti continueranno a stare insieme, lei come grande e famosa tennista e lui, il suo raccattapalle.

Crescendo, l’amicizia diventa qualcosa di più:

“Rose?”

“Si?”

“Cosa….cosa siamo noi?”

“In che senso?”

“Siamo solo amici o….qualcosa di più?”

Lei inclinò la testa e mi scrutò attentamente.

“Vorresti che fossimo qualcosa di più?” mi chiese.

“Si credo di si. Tu?”

“Certo, perché no?”

“Quindi stiamo insieme,” precisai.

“Va bene”

Ma più crescono e più le convenzioni sociali e le differenze di classe si fanno sentire e nascono i primi dissapori.

“…la ripresi perché quella sera aveva ballato con tutti tranne che con me, la accusai di ridere troppo e di giocherellare troppo con i capelli…”

“Henry che diavolo vuoi da me? Cosa pensi che avrebbe detto mio padre? Stasera tu …tu eri uno dei servitori. Non te ne rendi conto?”

“Ma si, ovvio. La magnifica Rose Blake non può certo ballare con un membro del personale”

“Questo è ingiusto”

“Che cosa? Io?”

“Si. Io non posso cambiare le regole. Che cosa vuoi che faccia? Dimmelo tu.”

Una persona può cambiare tutto ciò che vuole, se lo desidera davvero,” ribattei gelido.

E poi arriva la guerra che separerà per sempre i due giovani…

Finita la guerra, Henry decide di diventare giardiniere di Wimbledon, il luogo più caro a Rose, con la speranza, un giorno, di ritrovarla.… 

RECENSIONE

L’autrice Jane Crilly ci regala una bellissima e delicata storia d’amore, ambientata   nei dintorni del magnifico campo di Wimbledon. Ma non un amore sbocciato tra tennisti, come ci si aspetterebbe, bensì una storia che ha come protagonisti un giovane che poi diventerà giardiniere di Wimbledon e una ricca ragazzina con la passione del tennis.

Brava Crilly, un’idea originale e curiosa!

E’ una lettura molto piacevole, poco impegnativa ma la storia è narrata bene. I dialoghi sono brevi, ma chiari e rappresentano bene lo stato emozionale di chi sta parlando.

Si percepisce una certa malinconia, tra le righe, ma anche l’attesa, la speranza di rivedere e ritrovare la donna amata. 

Tuttavia, non è solo un romanzo d’amore: è anche un libro in cui vengono messe in evidenza le convenzioni e le differenze sociali dell’epoca, la necessità di stare sempre al proprio posto, non superando mai i confini. Come quando il padre di Henry, davanti all’entusiasmo del figlio perché invitato a Wimbledon gli dice:

Si, certo. E? solo…Ricordati sempre che sei il figlio del giardiniere…”

Oppure, quando davanti alla cugina del Signor Blake, Henry viene presentato come “Questo è Henry, il nostro raccattapalle

Solo una volta, Henry sarà solo Henry, senza altre spiegazioni, né il raccattapalle o il figlio del giardiniere: a Wimbledon…

Quella è mia figlia, Rose, con Henry”

Solo Henry…

Un bel romanzo, ben costruito con un finale inaspettato. 

Consigliato, anche a chi non conosce e non pratica il tennis!!! Jane Crilly ha studiato Storia dell’Arte e ha lavorato per diverse gallerie. Questo è il suo primo romanzo.

Annalisa Giambiasi

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