“Il gioco di Andromeda” – Iacopo Cellini


Voto: 4 stelle / 5

È aperta la sfida tra il lettore e l’autore! “Il gioco di Andromeda” di Iacopo Cellini, pubblicato a giugno 2022 dalla Newton Compton, è il primo romanzo-enigma italiano. Si tratta di un vero e proprio puzzle letterario, che coniuga due grandi passioni dei lettori: i gialli e l’enigmistica. Intrigante e avvincente, il libro è legato anche ad un concorso a premi organizzato dalla casa editrice: i lettori che risolveranno i vari enigmi proposti entro il 15 febbraio 2023 potranno vincere 500€ in libri del catalogo Newton Compton Editori.
Ringraziamo la casa editrice per la copiacartacea ricevuta in omaggio.
Pronti dunque? Che il gioco abbia inizio!

Trama de Il gioco di Andromeda

In un manicomio criminale è rinchiuso da cinque anni un ex professore universitario accusato del brutale omicidio della figlia Andromeda. L’uomo inizialmente ha reagito con atti di violenza fisica e verbale, in seguito è caduto in un totale mutismo, attribuito al trauma subito e al momento vive chiuso in un silenzio irreale.
La psicologa che lo segue crede nella sua innocenza e continua nella ricerca accanita di indizi che lo liberino dallo stato in cui versa. È così che ritrova nella sua cella diversi fogli sparsi, disordinati e senza senso. Dopo averli esaminati comprende che possono essere la chiave per arrivare alla soluzione del caso! In essi sono contenuti enigmi, rebus e apparenti deliri del detenuto.
Molti di essi sono legati alla mitologia greca, vera passione dell’uomo e alla storia contemporanea.

La sensazione che avevo avuto nella cella della Residenza venne confermata: all’interno delle pagine del diario erano presenti numerosi enigmi e codici segreti. Ebbi l’immediata percezione che l’unico modo per rimettere in ordine i capitoli e ricostruire la vita del povero detenuto fosse quello di risolverli. Se ci fossi riuscita, forse, avrei potuto dimostrare la sua innocenza. -Gli occhi non mentono-, ripetei dentro di me. Mai.”

Recensione

Nel commentare questo testo non posso non parlare del mio approccio con esso. Per quanto mi riguarda, la scintilla principale che mi ha portato a questo libro è stata certamente la curiosità, unita al desiderio di mettermi in gioco, accettando la sfida lanciata dall’autore.

“Il gioco di Andromeda” trasforma la tradizionale lettura passiva in un’esperienza ludica interattiva. Scovare gli indizi sparsi tra le pagine, orientarsi tra i deliri di una mente turbata e risolvere il caso diventano obiettivi prioritari.

Nonostante i fatti mi dessero torto, tuttavia, io sentivo che non tutte le speranze erano perdute e che avrei potuto fare qualcosa per lui. Spinta da un’irrazionalità atipica per coloro che svolgono una professione come la mia, non mi limitavo a credere che avrei potuto curarlo: SAPEVO che lo avrei curato.”

Non sono riuscita a ritagliare le pagine del libro, come indicato! Suggerisco di fotocopiare eventualmente le 95 pagine da analizzare per lavorare in maniera più meticolosa. Sono riuscita a risolvere diversi enigmi e di questo sono davvero soddisfatta, ma molti interrogativi rimangono, ahimè, ancora aperti…

Non è sicuramente un libro che chiudi dopo aver letto l’ultima pagina! Il confronto è sempre aperto. Senza dubbio la lettura necessita della dovuta dose di concentrazione per essere apprezzata al meglio.

Ho amato molto i riferimenti alla mitologia classica, protagonista indiscussa del romanzo. Gli stili possono sembrare diversi, tendono ad ingannare e la scrittura è volutamente enigmatica. In effetti se non la si affronta con lo spirito giusto a lungo andare può stancare. Ma questo è l’intento di ogni gioco. Ogni vittoria va conquistata con metodo e strategia. Magari anche con un colpo di fortuna!

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