“Il lettore sul lettino” – Guido Vitiello


Voto: 3 stelle / 5

“Il lettore sul lettino” è un libro di Guido Vitiello, giornalista per il Foglio e per Internazionale, ed è stato pubblicato da Mondolibri nel 2021 su licenza Einaudi.

Basta entrare in una libreria per rendersene conto: gli scaffali traboccano di titoli riguardanti la scrittura. Manuali che “insegnano” a scrivere romanzi appartenenti a più d’un genere letterario (storico, fantascientifico, fantastico… e via dicendo), come pure sceneggiature cinematografiche e sit-com. Interviste – multiple o singole – a scrittori contemporanei più o meno affermati e di varie nazionalità. Senza contare le raccolte di saggi e articoli nei quali gli autori parlano in prima persona della propria esperienza e di cosa significhi per loro scrivere.

Una imperdonabile lacuna

In tutto questo si avverte una lacuna importante. E non certo perdonabile. Riguarda la lettura. I libri che la riguardano non sono rari, ma pochi assai. A me vengono in mente alcuni esempi: Virginia Woolf (Come si legge un libro?; Leggere, recensire; Leggere a caso), Giuseppe Prezzolini (Saper leggere), Peter Bichsel (Al mondo ci sono più zie che lettori; Il lettore, il narrare), Lorenzo Renzi (Come leggere la poesia).
In generale, però, si tende a ignorare il lettore, nonostante sia una figura fondamentale, per l’editoria. Perché ci vuole qualcuno che li legga, i libri che vengono scritti. Diversamente, perché pubblicarli? La penuria, quindi, di saggi inerenti il lettore è sconcertante, poiché significa che la sua importanza viene colpevolmente sottovalutata.

Perversioni, riti, manie

Ecco perché il libro di Guido Vitiello “Il lettore sul lettino”, pubblicato da Mondolibri su licenza dell’editore Einaudi, costituisce una piacevole sorpresa. L’autore scrive per “Il Foglio” e insegna Teorie del cinema e dell’audiovisivo alla Sapienza di Roma. Il suo intento è quello di analizzare «tic, manie e stravaganze di chi ama i libri».
Ogni lettore rappresenta un mondo a sé stante: di conseguenza, ha le sue abitudini, le sue manie, direi anche una ritualità tutta particolare seguita prima e/o durante la lettura di un libro.

C’è chi tiene il segno facendo le orecchie alle pagine e chi invece preferisce servirsi di un segnalibro. Alcuni sottolineano a matita – leggermente o calcando come se dovessero arare la pagina – i brani del testo ritenuti più importanti, mentre altri li enfatizzano imbrattando i fogli con uno stock di coloratissimi evidenziatori.

Vitiello analizza tutto questo con divertita e divertente ironia nel corso di quindici capitoli, dando vita a «una ricognizione ricca e spiazzante di quelle perversioni che rendono erotico e nevrotico il nostro rapporto con i libri».

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