“Il paradosso dell’alce” – Antti Tuomainen


Voto: 3,5 stelle / 5

Il paradosso dell’alce” è un romanzo di Antti Tuomainen tradotto dal finlandese da Nicola Rainò e pubblicato da Mondadori nel 2024. Ringraziamo la casa editrice per la copia omaggio cartacea ricevuta in omaggio.

Di Antti Tuomainen abbiamo già recensito “Il fattore coniglio”.

Trama de Il paradosso dell’alce

Avevamo lasciato Henric Koskinen a combattere gli usurai della malavita finlandese armato di un gigantesco orecchio di coniglio in plastica, per salvare dai debiti le sorti del parco avventura ereditato dal fratello. E ora eccolo di nuovo, il nostro eroe matematico, che affronta la vita – e i guai – con la logica razionale dei numeri, delle operazioni aritmetiche e della statistica. Dal passato torna una figura creduta sparita per sempre, una figura che porta ancora, come prima, guai e fastidi e sembra amplificarli, perché il TuMiFun si trova nuovamente in grossi marasmi finanziari e con nuovi loschi figuri che mettono in pericolo la vita di Henric e del parco.

Ma stavolta la matematica e i calcoli del nostro eroe basteranno a risolvere i problemi che quotidianamente insorgono?

Recensione

Henric non si smentisce, anche in questo secondo capitolo lui rimane inflessibile, freddo e razionale come il suo gatto Schopenhauer, 

Ogni giorno è simile ad un parco avventura: salite, discese, montagne russe, sorprese… e lui le risolve con i suoi calcoli probabilistici, da buon attuario, calcolando il rischio delle sue scelte. Ad una che non ama particolarmente la materia verrebbe da piangere se non facesse ridere la sua goffaggine ad interagire in questo modo col mondo, soprattutto perché le persone che circondano Henric sono il suo esatto contrario. Invece 

la matematica insegna che le cose stanno all’esatto opposto di quello che potremmo pensare reagendo spontaneamente e anche in questo caso sembra funzionare. 

Già parlando del precedente libro avevo posto l’accento sullo humour tipicamente finlandese – quello alla Kaurismaki o alla Paasilinna- e anche in queste avventure Tuomainen non si smentisce, nonostante la storia dai toni noir non si può non ridere delle battute di Henric, delle situazioni in cui si trova, a volte surreali e paradossali, e al modo in cui ne esce, a volte con scelte scientifiche calcolate al millesimo, a volte per pura casualità. Perché la vita riserva sorprese casuali anche al più razionale degli uomini e, ancora una volta, dimostra che non si può sempre calcolare tutto: la vita sembra non amare particolarmente il rigore dei numeri e della probabilità.

Ora aspetto con curiosità l’ultimo capitolo della trilogia, per capire che ne sarà di Henric, di Laura Helanto e del TuMiFun.

Chiara Carnio

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