“Il Segno della Croce” – Glenn Cooper


Voto: 4 stelle / 5

Ormai acquisto i suoi libri senza neanche leggere più la trama: per me questo autore è una garanzia. “Il segno della croce” è stato scritto da Glenn Cooper nel 2016 con il titolo originale “The Quantum Priest” (Il Prete Quantistico). Appartiene al genere thriller ed è composto da 406 pagine. In Italia è pubblicato da Nord edizioni.

Di Glenn Cooper abbiamo recensito anche, “L’invasione delle tenebre“, “La porta delle tenebre“, “La biblioteca dei morti“.

Trama de Il segno della croce

A Monte Sulla c’è un prete, chiamato padre Gio, che – come Padre Pio – presenta le stigmate. Non voleva renderlo noto, ma appena si è sparsa la voce i fedeli sono accorsi per presenziare alle sue messe; a quel punto il Vaticano richiede l’intervento di Cal, uno studioso inglese, per indagare sul prete e capire se le stigmate siano reali o autoinflitte. Ma il mistero del prete ha radici ben più profonde e un’organizzazione cerca di arrivare a lui per ottenere informazioni molto preziose…

Recensione

Come detto all’inizio, non leggo più la quarta di copertina dei libri di Glenn Cooper, se in libreria vedo che è uscito un suo nuovo libro lo acquisto a priori.

Come sapevo, non sono rimasta delusa da questo nuovo (per me) romanzo. Ambientato soprattutto in Italia, questo libro ha come fulcro centrale alcune sacre reliquie: la lancia di Longino (o lancia del destino), la corona di spine e i chiodi con cui fu crocifisso Gesù. E’ intorno a loro la ricerca che si svolge nel romanzo, partendo già dalla madre di Costantino il Grande nel 327 d.C.

È interessante vedere come viene presentato il prete toccato da questo destino e come venga paragonato a Padre Pio insieme a tutti i fenomeni che gli sono verificati intorno. L’autore spiega molto bene la sua maturazione repentina dopo che il fenomeno ha iniziato a manifestarsi e l’aurea quasi sacra ricamata attorno.

Attenzione, spoiler!!!

Il romanzo si costituisce principalmente di due fasi: la prima, in cui vediamo Cal che cerca di capire se padre Gio sia un impostore o meno, e la seconda, in cui Cal si unisce alla sorella del prete, Irene, per cercare chi l’ha rapito, seguendo i messaggi che lui volta per volta gli lancia. Il libro diventa sicuramente più interessante in questa seconda parte, in cui conosciamo meglio i personaggi e in cui l’azione diventa un po’ più frenetica. La vera svolta l’abbiamo nelle ultime pagine del libro, dove ci sono più avvenimenti uno dopo l’altro che lasciano il lettore a bocca aperta.

Sicuramente consigliato a chi piace il genere thriller, a me è piaciuto molto.

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