
“Il tocco delle tenebre” è il giallo d’esordio di Filippo Bini, concepito e realizzato di getto durante il primo lockdown per l’emergenza pandemica da Covid-19 (Echos Edizioni 2022, 210 p.). Ringraziamo l’autore per l’omaggio cartaceo.
La vicenda è ambientata nel gennaio 2020 in una Bologna distante dai cliché universitari. Stretta nella morsa di un gelo siberiano, la città scopre il terrore e l’orrore, quando un killer battezzato dai media Angelo della Morte sembra sfidare gli inquirenti con mosse sempre più macabre e audaci in luoghi di culto e di raccoglimento. Il romanzo è stato selezionato tra i finalisti al Premio Letterario Internazionale Charles Dickens 2023 che vuole dare un riconoscimento al romanzo sociale e in generale promuovere l’interesse verso la cultura e la letteratura.
Trama di Il tocco delle tenebre
“Come prima chiamata sul campo non c’è male”. È questa la cinica esclamazione di Bruce Halfold di fronte alla scena del crimine così splatter da turbare perfino l’ispettore Cometti. Infatti – malgrado la possibilità di collaborare da esterno per un anno con la squadra omicidi grazie ai suoi successi universitari in Scienze criminologiche per l’investigazione e la sicurezza-, il lavoro d’ufficio non fa per lui. Finalmente ha l’occasione per dimostrare il suo fiuto investigativo quando don Gissi viene brutalmente assassinato, sulla pelle della schiena intagli alfanumerici all’apparenza indecifrabili.
Ironia della sorte, è stato convocato sul luogo del delitto in un momento di relax scandito dalla musica a palla rigorosamente in vinile dei Judas Priest. Non a caso l’heavy metal, passione che il giovane criminologo prende in prestito dall’autore, è il filone chiave di un’indagine appassionante, complessa. Troviamo una spirale crescente di violenza, perversione, omertà, tradimenti e vendetta. Andiamo dai Sepoltura agli Anthrax, dai Kreator agli Slayer e ai Metallica, pietre miliari nel panorama della musica metal.
“Il killer lascia degli indizi, tutti perfettamente misurati e che come filo conduttore hanno la musica, in particolare il thrash metal“
È stata la perpetua a fare la macabra scoperta nella Chiesa del Crocifisso su cui vale la pena spendere due parole. Detta anche di San Giovanni Battista, fa parte del complesso della Basilica di Santo Stefano o delle Sette Chiese perché composto dall’unione di edifici sorti in epoche diverse. Un labirinto di navate, passaggi, cortili, porticati, chiostri, cripte, è il cuore religioso e il monumento romanico più importante del capoluogo emiliano. Nonché lo scenario ideale per un omicidio, perché Filippo Bini sfrutta il silenzio imposto dalla sacralità del luogo in chiave lugubre, spettrale e perturbante.
seguire, il primo di una catena di colpi di scena riguarda l’uccisione di monsignor Cortesi, dalla reputazione irreprensibile quanto il Gissi. E come se non bastasse, una spedizione punitiva contro famiglie di immigrati aumenta la pressione sulle forze dell’ordine arenate in una secca di rabbia e frustrazione. L’assassino è sempre un passo avanti a loro e i disordini sociali sono una bella seccatura. A dare la prima svolta ci penseranno le telecamere di sorveglianza o i metodi poco ortodossi di Bruce?
Recensione
Inaugurare una serie poliziesca non è impresa da poco, specialmente per un esordiente. A me sembra che l’episodio pilota de “Il tocco delle tenebre” sia partito a grandi linee con il piede giusto. Bologna è un’ambientazione ampiamente collaudata dal poliziesco. Il soggetto è forte e di scottante attualità.
Ben assortito il cast per fidelizzare il lettore, compreso un ambiguo vicecommissario che attira subito la nostra antipatia. I personaggi vengono presentati per sommi capi, forse per centellinare nel corso della serie la loro personalità pubblica e privata. Il criminologo è un nerd simpatico, brillante, tanto incasinato nei rapporti sentimentali, quanto perfezionista sul lavoro e nei suoi interessi.
Benché la struttura del poliziesco tenda ad essere piuttosto conservativa, Filippo Bini si diverte a sparigliare le carte. Prima ci rassicura con un giallo deduttivo apparentemente lineare. Che sia tutto un abbaglio? Poi moltiplica i fatti di sangue in un climax ascendente avvicinandosi al thriller, per il ruolo di primo piano assegnato al presunto colpevole in un orizzonte morale dove il bene e il male si confondono. Noi lo consigliamo agli amanti del genere.
L’autore
Una Laurea in Direzione Aziendale e figura emergente nel panorama del poliziesco made in Italy ambientato a Bologna, Filippo Bini ha all’attivo due romanzi, il terzo è in fase di lavorazione, dedicati al criminologo Bruce Halfold che ne “Il tocco delle tenebre” debutta in grande stile.