“L’inchiesta di San Lorenzo” è un poliziesco di Ettore Neri pubblicato da SEM a giugno 2023. Politico di spicco nel Partito Democratico, l’autore si è già cimentato nella narrativa e saggistica. Questo è il suo primo noir. Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.
Trama di L’inchiesta di San Lorenzo
La Festa di San Lorenzo, martirizzato nel 258 d.C. sotto l’imperatore Valeriano, è una delle fiere più antiche della Versilia che si tiene il 9 e il 10 agosto. Proprio a ridosso di questo evento, in bilico tra sacro e profano, l’inchiesta del titolo prende il via. Durante i preparativi per la processione del Santo Patrono, due emergenze mobilitano a stretto giro di posta la stazione dei Carabinieri di Seravezza in provincia di Lucca. Il primo è un incendio boschivo di ampie proporzioni. A destare perplessità è il punto di origine e la velocità di propagazione delle fiamme. Il secondo è il ritrovamento del corpo carbonizzato di uno stimato docente con la passione per la bicicletta. Eventuali tracce sono state distrutte dal fuoco e il mezzo a due ruote non si trova.
Chi si occupa del caso non sfugge al potere seduttivo della vedova, benché trafitta dal dolore. Vediamo più da vicino il nostro antieroe, perché l’autore ne tratteggia senza compiacimenti sconfitte, difetti e debolezze. È il maresciallo maggiore Nicodemo Gatti, un expertise da agente operativo sotto copertura a Firenze. Trasferito a Seravezza, “si sente ospite nel paese che non lo ha ancora accolto” come accade ai forestieri trapiantati in provincia. In più patisce il demansionamento del nuovo incarico. Ma chi ha detto che nei piccoli centri manchi il brivido dell’avventura?
Ligio al protocollo ordina di passare al setaccio la sfera famigliare, lavorativa e i trascorsi politici della vittima nel Consiglio comunale, dopo una militanza giovanile nella sinistra extraparlamentare. A caccia di informazioni sensibili, non dimentica la rete dei social media, il telefono senza fili del pettegolezzo e le testimonianze dei residenti. L’inchiesta rivela da subito i contorni complicati, torbidi e drammatici di fatti di gente perbene, fino ad un’inspiegabile battuta d’arresto imposta ufficiosamente dall’alto. Infatti sembra che i superiori preferiscano non approfondire la faccenda. Nel frattempo la vita privata del maresciallo va a rotoli e la stampa censura l’inettitudine degli inquirenti.
Recensione
Ex sindaco di Seravezza dal 2006 al 2016, Ettore Neri ama e conosce i luoghi citati. Li ho riconosciuti tutti (per alcuni mesi l’anno trasferisco da Milano a Marina di Massa il mio quartier generale) e ciò ha aumentato il piacere della lettura: il teatro a Torre del Lago, l’isola di Palmaria, il porticciolo del Cinquale, il greto del fiume Versilia, colline e boschi in Lucchesia; il Palazzo Mediceo patrimonio dell’Unesco, Forte dei Marmi, Viareggio, Lucca e Seravezza. Questo comune, che dal 1975 si fregia del titolo di Città, è situato in un punto strategico tra le cave di marmo delle Alpi Apuane e la costa. Non ha nulla a che fare con il lusso di Forte o il turismo radical chic di Pietrasanta.
L’ autore sceglie la duttilità del poliziesco per tratteggiare riti quotidiani, festa del Patrono, beghe coi vicini, infedeltà, sotterfugi, paure e i ritmi lenti della provincia. Pietra angolare è la reputazione. È difficile indossare sempre l’abito che abbiamo confezionato su misura per noi. O toglierci quello che gli altri ci hanno cucito addosso per zittire le loro paure. Tanto che gli immigrati diventano il capro espiatorio ideale. Ancora più logorante nascondere le proprie ombre, se l’imperativo categorico è salvaguardare immagine, status e carriera.
L’inchiesta ha i tempi morti dei casi veri, poiché solo nelle fiction scoperte e depistaggi si susseguono a un ritmo indiavolato. Alcuni termini locali danno un tocco di colore come “ ticcio” (corpulento), “caffè al vetro”, “tordello” di cui ogni comune versiliese propone la sua variante, la focaccia venduta al centimetro piuttosto che a peso.
“L’inchiesta di San Lorenzo” di Ettore Neri è un piacevole noir per l’estate. Consigliato sotto l’ombrellone, alle spalle preferibilmente lo spettacolo delle Apuane.
