“La professione del padre” – Sorj Chalandon


Voto: 5 stelle / 5

Quando, alle elementari, si trova a dover compilare un modulo di informazioni anagrafiche in cui deve inserire, assieme ad altri dati, la professione del padre, Èmile cade in preda al panico. «Basta che rispondi paracadutista» gli aveva detto quella sera, seccato, il genitore a tavola. Il giorno dopo, in classe, i suoi compagni avevano riso, ma la maestra gli lasciò avere un padre paracadutista. Inizia così “La professione del padre” di Sorj Chalandon (Keller 2019)


Trama di La professione del padre

la-professione-del-padre-copertinaÈmile Choulans è un bambino come tutti gli altri, va a scuola, gioca con gli amici e inventa storie strampalate che per tutti sono l’espressione di una sconfinata fantasia, ma che per lui sono invece l’unica realtà esistente. Come la missione a cui suo padre lo sta preparando: uccidere Charles de Gaulle.

È una missione capitale: tutte le sue forze, i suoi pensieri e la sua attenzione quando non si trova a scuola, devono essere convogliate nell’addestramento durissimo a cui lo sottopone ogni giorno il padre, addestramento che non esula dall’includere prove di coraggio, come il mettere una lettera-bomba nella casella postale di un politico o tappezzare i muri con la sigla dell’organizzazione: OAS (gruppo terroristico paramilitare clandestino attivo in Francia nel biennio 1961-62).

Recensione

Ma proprio quando pensiamo di trovarci davanti alla storia di un terrorista che trascina nel suo mondo di guerriglia anche il figlio, cominciamo a percepire che qualcosa, nelle tronfie dichiarazioni di André, scricchiola. La sua violenza brutale, i racconti incredibili della sua partecipazione a vari momenti cruciali della storia contemporanea, le millanterie circa illustri amicizie che vanno da capi di stato a famosissimi artisti, iniziano a delineare nel lettore il profilo di un uomo disturbato, paranoico e ossessionato che ha costruito una realtà parallela vera solo all’interno delle quattro mura di casa, spazio di cui è incontrastato monarca anche a causa della vacuità della figura materna, succube e vittima a sua volta del delirio del marito.

“La professione del padre” è una storia cruda, potente e commovente che l’autore è riuscito a raccontare camminando sul fragile equilibrio del filo teso tra la violenza di André e la leggerezza quasi lirica della prospettiva di Émile che, nella sua innocenza di bambino, combatte la guerra del padre con anche più convinzione, con una fede cieca, con lo slancio di chi vuole riuscire a dimostrare di essere il sodato esemplare, il compagno d’avventura modello, il figlio perfetto.

Morgana

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