“La simmetria dei desideri” – Eshkol Nevo


Voto: 4 stelle / 5

“La simmetria dei desideri” è un romanzo di Eshkol Nevo del 2007, pubblicato in Italia da Neri Pozza e tradotto dall’ebraico da Ofra Bannet e Raffaella Scardi.

Di Eshkol Nevo abbiamo recensito anche “Tre piani”.

Trama de La simmetria dei desideri

Ambientato a Tel Aviv durante la seconda Intifada, a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila, “La simmetria dei desideri” prende in prestito la storia di un’amicizia per allargarla alla situazione storica e sociale di Israele: tanti destini incrociati, in nome di una nascosta armonia.

Il romanzo ha una struttura a cornice: a raccontarlo è uno di loro, in un manoscritto, ma è un altro di loro, a cui è stato chiesto di revisionarlo, a contestualizzarcelo.

In occasione dei Mondiali di calcio del 1998, quattro amici sulla soglia dei trent’anni provano a prefiggersi degli obiettivi e scrivono su dei biglietti come si vedono ai Mondiali successivi.

La vita però mescola un po’ di carte in tavola.

Recensione

Lo stile de “La simmetria dei desideri” è scorrevole e facilmente fruibile. In Audible, il bravissimo Gaetano Bruno ci aiuta a empatizzare con i sentimenti del protagonista e questo pesa tanto nel godimento della storia.

“(…) era rimasto a svolazzare per aria come un aeroplanino modello, al di sopra del baratro che lo aveva sempre diviso da suo padre”

Per il resto, l’amicizia fra i quattro protagonisti è arricchita dall’introspezione che permette di sondarne le dinamiche, perfino quando sono imperscrutabili.

La seconda voce narrante sceglie di affidare l’editing della storia all’amico che è lui stesso a mettere sotto la luce più negativa; questa scelta ha la giusta e silente dose di perversione che può essere concessa solo a certe vendette consumate fredde. Quando me ne sono resa conto, il libro ha fatto un ulteriore balzo in avanti nella mia stima e ha assunto una luce ancora più cupa e profonda.

“Gli amici sono come un’oasi nel deserto che permette di dimenticare il deserto”

L’unico punto debole de “La simmetria dei desideri”, a mio parere, è nell’ultima parte. Si scende in informazioni tecniche e digressioni che non riescono a coinvolgere il lettore. O meglio, sembrano portare verso un climax che poi invece spunta fuori da tutt’altra parte.

A parte questo, “La simmetria dei desideri” scandaglia in maniera molto interessante le dinamiche nascoste di un’amicizia di lunga data e riflette in maniera anche dolorosa sul trascorrere del tempo.

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