“La sirena” – H. G. Wells


Voto: 4 stelle / 5

“La Sirena” di H. G. Wells è pubblicato per la prima volta nel 1901, rimanendo però sconosciuto in Italia dalla fine degli anni Venti a causa di una lacuna a livello editoriale. In questo romanzo, Wells prosegue con il tema del fantastico servendosi di una creatura mitologica per indagare la vera natura umana, chiusa nella sua falsa morale e nelle sue passioni più recondite. La casa editrice La vita Felice l’ha proposto a novembre 2020 nella traduzione di Matteo Noja.

Trama de La sirena

Accadde tutto quel giorno.
La vita tranquilla e monotona dei cittadini di Folkeston è improvvisamente interrotta dall’arrivo di una strana, quanto bellissima creatura, dapprima cambiata per una giovane e innocente fanciulla da salvare, poi riconosciuta per quello che è realmente: una donna per metà umana e per metà pesce. Gli abitanti semplici di Folkeston ne sono certi, ella non possiede né gambe né piedi, bensì una coda con tanto di pinne. Nonostante la diversità, i personaggi che la circondano le offrono protezione e riparo; alcuni si dimostrano incuriositi e affascinanti, altri più titubanti o addirittura indifferenti.

Ben presto, la sirena rivela il motivo della sua comparsa: innamoratasi di un giovane di Folkeston, è salita in superficie per poterlo incontrare. Il giovane in questione, tale signor Chatteris, è sfortunatamente impegnato; la sirena, però, non si lascia intimidire, poiché ella si dimostra un essere superiore, più colta e molta più astuta di quanto si potrebbe pensare.
L’arrivo della sirena non è dunque casuale: ha uno scopo ben preciso ed è disposta a tutto per raggiungerlo.

Se paragonata alla piccola sirenetta nata dalla penna di H. C. Andersen e poi rivisitata nell’immaginario di Walt Disney, la sirena di Wells possiede la stessa tenacia e determinazione, ma qui di romantico non c’è nulla.
Attraverso una narrazione semplice creata dalle testimoniane del cugino Melville e di altri personaggi, l’autore descrive come la figura della sirena tenda a minacciare l’imperturbabile cittadina soffocata dalle sue abitudini e convinzioni. Ed è proprio questa creatura a impartire la grande morale all’uomo: l’esistenza che vive con tanto sentimento e ardore è solo un sogno, sentenziando «ci sono sogni migliori».

Recensione

Il piacevole inganno in cui vive l’uomo.
Ripercorrendo l’opera di Calderon de la Barca, “La vita è sogno”, la vita è qui considerata in tutta la sua crudeltà, un sogno, una mera illusione piena di falsità, dove il tempo rende ogni cosa effimera. Nel momento in cui l’uomo si sveglia da questo sogno, può abbattere quel velo di Maya solo attraverso la morte o essere trascinato nelle profondità degli abissi da una dolce sirena.

La creatura di Wells, quindi, appartiene alla sfera dell’inquietante, avvolta dal mistero, eppure sembra conoscere la verità che riguarda l’uomo. Inoltre, i testimoni di questa vicenda, che permettono di riportare i fatti accaduti, non sono altro che osservatori passivi e impotenti, inconsapevoli di ciò che accade al signor Chatteris, così che solo il lettore, forse, ne può intuire la tragica fine.
“La Sirena” è un romanzo che mette in dubbio l’esistenza in cui l’uomo si consuma con «lo sguardo fisso nel nulla […], come Schopenhauer nota […], è l’essenza stessa della vita umana».
Per gli appassionati del genere, è un libro che merita di essere conosciuto e che non può mancare nella collezione.

Lucrezia Sergi

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