“La sposa normanna” – Carla Maria Russo


Voto: 5 stelle / 5

La sposa normanna” di Carla Maria Russo (Piemme 2005, Neri Pozza 2024) è un romanzo storico che narra le drammatiche vicende di Costanza d’Altavilla. Ultima discendente della casa Normanna, fu costretta a sposare Enrico II di Svevia, figlio del grande Barbarossa. Coraggiosa, indomita e orgogliosa, combatterà con tutte le sue forze tutti coloro che vorranno distruggerla ma soprattutto, sarà Lei a dare al mondo uno dei più grandi sovrani di tutti i tempi: suo figlio, Federico II di Svevia.

Trama de La sposa normanna

Palermo 1185, Regno Normanno.

Il destino del Regno è in pericolo: il sovrano Guglielmo d’Altavilla non ha eredi. Su consiglio di De Mill, suo uomo fidato, è costretto a prendere una grave decisione: la zia Costanza, ora Suor Maria Veronica, sarà costretta ad abbandonare il velo e a sposare il figlio di Barbarossa, Enrico II, uomo “rozzo, arrogante, refrattario alla cura del corpo come a quella della mente”, a cui dovrà dare un figlio.

Davanti a tale decisone, Costanza, ormai in età avanzata (trentadue anni….), ma ancora di grande bellezza e soprattutto colta e molto religiosa,  cerca di opporre resistenza.

“Posso rammentarvi, caro nipote, che avete di fronte a voi una suora di clausura che….”. Re Guglielmo sollevò una mano per intimare il silenzio. Quindi in tono pacato ma fermo, le comunicò le sue decisioni. “D’ora in avanti non vestirete più l’abito di clausura e cesserete di chiamarvi suor Maria Veronica. Per volere del re, tornerete a essere sua altezza reale, la principessa Costanza d’Altavilla, futura erede al trono dei Normanni”.

Dinanzi alla ragion di Stato, nulla può fare la povera Costanza, che oltre ad essere preoccupata per quanto la aspetta, si sente colpevole davanti a Dio perché infrange la sua promessa di religiosa presa quando era ancora una fanciulla.

E a rimarcare questa sua “colpa” ci pensa l’inviato del Papa alla corte Normanna, Gualtieri di Palearia, contrario al matrimonio, che, durante la presentazione ufficiale di Costanza alla Corte, accusa la principessa di aver “rinnegato una promessa fatta a Dio e venduto l’anima a Satana, in cambio del lusso e del potere” e non contento le lancia pure una maledizione: “Io, Gualtieri di Palearia, maledico il vostro ventre e vi annuncio, nel nome di Dio che rimarrà per sempre sterile. Mai concepirete un figlio”.

Le nozze hanno luogo a Milano, in una giornata invernale, fredda e nebbiosa del 1186. La sposa è bellissima, regale e colta; lo sposo, rozzo, ignorante e violento. Possiamo immaginare la vita della povera Costanza, che lascia l’Italia e si trova costretta a vivere in Germania, presso la Corte del marito.

Remota e abbandonata: così le appariva la Germania. Un luogo cui non riusciva ad affezionarsi. L’anno appena trascorso era stato il trentanovesimo della sua vita, il sesto da quando aveva lasciato la sua isola e si era sposata. Il figlio tanto agognato non era ancora giunto”.

Tuttavia, Costanza è una donna che non cede dinanzi ai maltrattamenti del marito, geloso e violento. Vive con la speranza di avere un figlio e soprattutto pensa al conte Ruggero d’Aiello, amico d’infanzia e suo grande ed unico amore.

Intanto le vicende storiche proseguono con la violenta campagna d’Italia di Enrico II per riconquistare il Regno Normanno, dopo la morte del re Guglielmo e la salita al trono di Tancredi d’Altavilla. 

E durante questo periodo drammatico e violento, finalmente, Costanza nel dicembre del 1194 darà alla luce il tanto desiderato erede, Federico II di Svevia.

Dopo la morte di Costanza e varie avventure, Federico II diventerà sovrano di Sicilia all’età di quattordici anni e nel 1220 verrà incoronato imperatore del Sacro Romano Impero. Grandissimo e illuminato sovrano, amatissimo dal popolo, fonderà nel 1220 l’Università di Napoli, primo ateneo laico e di stato nel mondo. 

Recensione

Romanzo storico di facile lettura, avvincente, vivace nella scrittura. E’ un libro che “ti prende da subito”, ti appassiona; lo leggi velocemente perché sei curiosa di sapere come andrà a finire.

Questi sono i libri di Carla Maria Russo: romanzi che hanno, quasi sempre, come protagoniste donne che “hanno fatto la storia”. Della loro vita l’autrice narra le avventure, gli amori, i dolori, senza mai dimenticare il periodo storico in cui vivono. Periodo storico, sempre descritto con precisione e ricco di particolari, senza però risultare noioso e monotono.

Ne “La sposa normanna” la Russo ci regala uno splendido ritratto di Costanza, donna coraggiosa, pronta a tutto per il suo Regno e per difendere il figlio da ogni nemico. E’ una sovrana, ma è anche una donna che soffre per non riuscire ad avere un figlio. Una donna che riesce a risorgere nonostante sia trattata come strumento di potere prima dal nipote e poi dal perfido marito. Una donna innamorata, che non potrà mai coronare il suo sogno….

Bellissimo, da leggere…come tutti i romanzi della Russo: indimenticabili.

Annalisa Giambiasi

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