“Lacerti di anima” – Silvia Lisena


Voto: 4 stelle / 5

Lacerti di anima” (Impremix edizioni 2022) è la prima opera letteraria della poetessa Silvia Lisena. Scrive dalla tenera età. Ha un profondo rapporto intimo e viscerale con la scrittura che si percepisce chiaramente nella  stesura delle prose e dei versi. suddivisa in sette sezioni  le poesie si pittano di quesiti esistenziali sull’ineffabilità della vita e sulla natura delle emozioni umane. Silvia Lisena ci introduce, attraverso il suo magnifico stile di scrittura, ad un percorso che dura tutta la vita: quello della ricerca di sé e del proprio equilibrio interiore. Ringraziamo l’autrice per la copia cartacea inviata in omaggio.

Cos’è Lacerti di anima

Lacerti di anima sono emozioni forti, cariche di metafora, sviscerate dal proprio se. La profondità del senso autobiografico suscita nel lettore la ricerca analitica della riflessione.  Questa raccolta accarezza la spiaggia come fosse un’onda, la mano del mare. Accarezza i fatti della vita, ammirati con occhi acerbi. Tra le righe e le parole nascosta da una metafora onirica, leggiamo il tumulto impetuoso di una poetessa in continua evoluzione, una ricerca continua, una domanda posta a sé stessa come fosse rivolta a noi lettori, una impetuosità travolta dagli eventi interiori naturali, come naturale è lo scorrere di un ruscello fino al confluire in tanti flussi ad un sol bacino che inattesa la sorgente non regge la portanza.

Nella prefazione del libro l’autrice parla di un proprio percorso poetico e di come le poesie la accompagnano da epoca memonica, adducendo anche a qualche revisione nelle poesie più addietro vergate.

Rendendomi arduo il compito di essere obiettivo, in dubbio, sono preso la libertà di una breve intervista con l’autrice.

L’intervista

– D. Mi racconti oltre la prefazione.

-S. Originariamente ho scritto le poesie “a caso”: avevo un foglio Word intitolato “Lacerti di anima” dove ogni tanto le buttavo giù

-Poi siccome scrivo da sempre volevo provare a pubblicare qualcosa di mio e quindi le ho revisionate e pubblicate in un libro

-D. Non amo molto le revisioni,  le vivo come correzioni della propria vita, comprendo che la necessità venga da una esigenza di pubblicazione cercando di dare una maturità e facilità di lettura alle parole vergate, ma ritengo che il percorso di vita passi anche da queste acerbe e disacerba pagine, che spesso non sono comprese, ma che sono parte radicale di quelle che si scrivono dopo vari stadi di crescita o anche sprofondo negli abissi dell’anima e delle esperienze.

-S. Certo, mi sono espressa male, volevo dire che ho cercato di dare un aspetto un po’ più poetico e meno prosastico, ad esempio spezzando i versi troppo lunghi. Quindi una revisione puramente formale. Infatti, poesie come “La finestra sul mondo” sono piccoli esperimenti di stile scritti quando ero più giovane e tali sono rimasti

-D. Poesie difficili da accettare, difficili da leggere con leggerezza, poesie non per tutti, parole che decantato stati d’animo interiori, che dipingono corpi e sentimenti diafani e ardenti al contempo. Poesie che parlano di metafore sibilline e ti pongono quesiti degni di una sfinge. Non sono molto incline a edulcorare la mia critica, troppo spesso mi trovo in contrapposto all’autore e quando esprimo un parere positivo lo faccio con estremo piacere e totale sincerità. Nutro invidia infinita per chi sa vergare in modo così armonioso e musicale.

Conclusioni

Questa prima opera letteraria redatta e pubblicata della scrittrice crea apporto empatico con la scrittura che si riflette nella ricerca del se, nella immersione tantrica di emozioni ispirate ed espirate, quanto anche spirate nelle pieghe degli imprevisti imperfetti che ci prospetta la vita.

In “Lacerti di anima” sette sezioni sono la ricerca dell’imperfezione, di una lacrima versata male, una fiducia deposta e sepolta dal proprio carnefice. Ma è soprattutto un mantra per ogni lettore; credere e aver cura di sé stessi, noi siamo.

Daniele Cavani

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