“L’enigma nella Nurra” – Gavino Zucca


Voto: 3.5 stelle / 5

In libreria dal 4 giugno 2024, è già in classifica “L’enigma nella Nurra” (Newton Compton Editori, 352 p.) di Gavino Zucca, una laurea in Fisica e una in Filosofia. Nono episodio della serie dedicata al tenente Roversi che ha debuttato nel 2017 con “Il mistero di Abbacuada”. Ringraziamo la casa editrice per la copia digitale ricevuta in omaggio.

Trama di L’enigma nella Nurra

Febbraio 1963. Ha un sapore diverso da come se l’erano immaginata l’avventura di Angelino e Uccio, che approfittano dell’assenza dei genitori per esplorare gli anfratti del Monte Forte, il tetto della Nurra nel Sassarese. Spinti dal brivido della trasgressione, si addentrano in una zona impervia, coperta da una fitta vegetazione a macchia mediterranea dove scovano una grotta e segni di bivacco. Ma sentendo due spari, l’eccitazione all’idea di essersi imbattuti nel nascondiglio di un latitante evaso dall’Asinara si spegne. Iniziano a correre, finché non vedono un uomo riverso a terra colpito al petto e alla testa. A caldo gli inquirenti si domandano cosa ci facesse nella boscaglia un tizio dall’abbigliamento così elegante e costoso.

Una bella rogna per il tenente Giorgio Roversi. E poi nottetempo alcuni ladri si sono introdotti negli uffici del Comune: il timore della manomissione degli elenchi elettorali appare più che fondato. Il ritrovamento di un’auto abbandonata, nel cruscotto documenti e libretto, permette di identificare la vittima. È un giornalista torinese, tal Francesco Gallo, impegnato a scrivere un reportage sulla Nurra. Così pare. Ma tra un articolo documentaristico e un dossier di denuncia c’è ne corre. Che abbia scoperto qualche illecito? Mentre le forze dell’ordine si concentrano sulla pista dell’inchiesta giornalistica scomoda, il Roversi punta a collegare l’omicidio con la scomparsa di un ex detenuto che nella pittura ha trovato la sua strada. Un’indagine complicata poiché i due sembrano distanti anni luce. Parte l’operazione ‘Caccia al quadro’ a scoperchiare un disegno diabolico che frutta al tenente una bella promozione.

Recensione

Dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei. Come l’avvocato Guido Guerreri di Carofiglio, anche il tenente Roversi è un appassionato di Tex Willer, l’eroe senza macchia e senza paura disposto a violare la legge per il trionfo della giustizia e a usare l’arte della diplomazia in caso di necessità. Ricorda un po’ il protagonista che, estromesso dal caso Gallo per ragioni di forza maggiore, continua a indagare con qualche strappo al regolamento armato di logica, astuzia e tenacia. Il test genetico negli anni Sessanta non c’era.

Affiancano l’indagine storie secondarie, intrecci sentimentali, complicità al femminile, una quotidianità ritratta con un pizzico di nostalgia. Alcuni aneddoti e brevi soste ci raccontano un po’ di storia locale e la complessa congiuntura economico-sociale di allora. Parroci, medici, notabili, proprietari terrieri, factotum, contadini, pastori, pregiudicati, truffatori, esponenti delle forze dell’ordine, militari, legionari, mercanti d’arte, femmine sottomesse. Sono un esercito i personaggi di questo Nurra tour tinto di giallo. Una Sardegna bellissima e incontaminata è parte integrante della storia. Sullo sfondo il carnevale, dove maschere e travestimenti celano una rete di inganni. Fa da cicererone il maestrale, “il vento che plasma la natura e la vita degli uomini”. Si infrange sugli scogli per regalarci l’odore del mare. Prosegue la sua corsa nell’entroterra, per un pelo non fa sbandare l’auto della prima vittima, volteggia tra i vicoli a fare i dispetti, irrompe nella Caserma di Sassari scompigliando i fogli dei verbali, introduce il protagonista e la sua cerchia. Poi via al galoppo nella tenuta di Luigi Gualandi, ex ufficiale dell’Arma che fin dal primo episodio aiuta il tenente ad acclimatarsi nella sua terra, la stessa dell’autore.

L’ambientazione anni Sessanta fa risuonare l’eco di una Sardegna sdoppiata che non c’è più o non c’è ancora. Quella delle trasformazioni economiche e industriali, della crisi nel settore minerario, dei latitanti, di bonifiche e riforme agrarie. Quella di una vita senza social e dei primi locali sulla costa turritana a anticipare il boom turistico che verrà. “L’enigma nella Nurra” di Gavino Zucca è una lettura incalzante che intreccia detection, società e buonumore.

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