“Quattro delitti prima di mezzanotte” – Alexandra Benedict


Voto: 4 stelle / 5

Negli ultimi anni ogni festività natalizia è accompagnata dall’uscita di un nuovo giallo dell’autrice Alexandra Benedict. Dopo “A cena con l’assassino” (2022) e “In treno con l’assassino” (2023), nel 2024 è uscito il romanzo “Quattro delitti prima di mezzanotte”, pubblicato, come gli altri, dalla casa editrice Newton Compton (titolo originale dell’opera: “The Christmas Jigsaw Murders”, traduzione a cura di Beatrice Messineo e Stefania Cherchi). Aumentano gli intrighi, corredati da enigmi accattivanti, per dar vita a una sfida che diventa sempre più avvincente!

Ringraziamo la Newton Compton editori per la copia cartacea omaggio.

Trama di Quattro delitti prima di mezzanotte

La burbera e solitaria Edie O’Sullivan odia il Natale. È stata travolta da troppe tragedie familiari proprio in quella data e preferisce starne lontana. Ama rifugiarsi nel suo piccolo mondo fatto di cruciverba, puzzle e giochi enigmistici. È talmente brava che i giochi inventati da lei vengono pubblicati su giornali nazionali con lo pseudonimo “La Solutrice Pensionata”.

Il 19 dicembre Edie riceve un pacchetto misterioso contenente dei tasselli di un puzzle che sembrano rappresentare una scena del crimine, accompagnati da un biglietto minatorio.

“Sei nota come solutrice di cruciverba, ma sapresti utilizzare le tue facoltà per scoprire un assassino? Quattro persone, forse di più, moriranno entro la mezzanotte della Vigilia di Natale, a meno che tu non riesca a incastrare i pezzi e fermarmi». 

Se vorrà davvero fermare l’assassino, Edie dovrà risolvere il puzzle e i vari enigmi in esso contenuti.
Per farlo, dovrà collaborare con l’ispettore Sean Brand-O’Sullivan, suo nipote e figlio adottivo da quando, da bambino, perse la sua famiglia in un incidente. Mentre Sean cerca di tenerla lontana dalle indagini, Edie, determinata e risoluta, continua le sue ricerche, anche se con metodi poco ortodossi.
La sfida tra lei e l’assassino si fa sempre più difficile . Aumentano i pezzi del puzzle, aumentano le vittime e con esse le inquietudini e il senso di impotenza, finché Edie capirà che dovrà fare i conti con il suo passato per andare avanti e salvare le persone a lei care.

Recensione

Cosa c’è di meglio dell’atmosfera natalizia per ambientare un giallo ricco di suspense e adrenalina? Proprio il contrasto tra la bontà sprigionata dal Natale e il male oscuro che si cela dietro le persone è il fulcro intorno al quale si dipana l’azione e si muovono i personaggi del romanzo.
L’autrice, Alexandra Benedict, ha colto perfettamente questo connubio bene/male ed è per questo che da tre anni ci regala un Natale da brividi!
Questa volta la Benedict abbandona lo schema narrativo dei delitti compiuti in un ambiente isolato e ristretto e allarga l’orizzonte del male.

“Nessuno era morto, tanto per cominciare. Ma la cosa stava per cambiare. Seduto alla scrivania, con gli occhi fissi sul mare, l’assassino sentiva la morte avvicinarsi, come una puntura di aghi nella pelle. Quell’anno Babbo Natale sarebbe arrivato insieme al Tristo Mietitore. L’agrifoglio avrebbe avuto bacche di delitto.”

Il romanzo è ambientato in Inghilterra, a Weymouth, e sono coinvolti personaggi e luoghi importanti della città, come la scuola St. Mary, cliniche mediche, circoli prestigiosi.

Edie è sicuramente il personaggio cardine della narrazione. Scorbutica, ma brillante nello stesso tempo, testarda, misogina, ma anche passionale e ironica, è capace di conquistare il cuore del lettore. I suoi ottant’anni non sono un limite, bensì una risorsa. Le indagini si intrecciano con la sua vicenda personale, e man mano che si procede con le lettura, emerge il suo lato più umano. L’amore e gli affetti familiari sono, infatti, i temi che fanno da sfondo all’intera vicenda, narrati con una raffinata delicatezza. Ne è un esempio il tema dell’adozione, molte volte citato nel libro, con tutte le speranze, i dubbi e le preoccupazioni che porta con sé.

La lettura procede in modo scorrevole, anche grazie alla presenza di capitoli brevi. L’uso lessicale alcune volte risulta ardito, ma bisogna considerare le difficoltà nella traduzione, legate al ricorso ad anagrammi e ad altri giochi di parole.
Nel complesso il romanzo risulta piacevole e la resa in italiano è stata otttimale, soprattutto per gli appassionati di giochi enigmistici.
Far incastrare tutti i pezzi del puzzle non sarà semplice per il lettore, così come d’altronde avviene nella vita. Solo sistemando ogni tassello al proprio posto, la verità, spiazzante e dolorosa, verrà finalmente svelata.

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