“Rocchesante” – Irene Chias


Voto: 4.5 stelle / 5

Rocchesante” è il quinto romanzo di Irene Chias in commercio dal 14 luglio 2023 per Laurana Editore, 208 pagine. Ringraziamo la casa editrice per la copia cartacea ricevuta in omaggio.

L’autrice ci invita in una Sicilia personalissima e di grande impatto, che critica e osserva con la benevolenza di chi, come lei, nell’isola è nata. Il suo sguardo tagliente si posa su argomenti seri, sdrammatizzati da black humor, situazioni surreali a volte divertenti a volte perturbanti.

Trama di Rocchesante

Dimenticate le location consuete dei romanzi ambientati in Sicilia. Dimore barocche per saghe famigliari o aree rurali gravate da sole e fatica. Mettete da parte città in ostaggio della malavita organizzata, l’incanto del turismo archeologico e del mare che qui non si vede nemmeno col binocolo.

La vicenda è ambientata nel paese immaginario di Rocchesante situato nell’entroterra a macchia mediterranea. A corredo una mappa: frazioni, luoghi di interesse e stazione ferroviaria compresi. La Sicilia della Chias, di cui il paese è epicentro e paradigma ideale, viaggia a due velocità. 

Convivono malamente e poco amalgamate le tradizioni più arcaiche – quasi immutate, di cui la cultura locale si nutriva da sempre – e l’innovazione in costante mutazione proposta dalla televisione.

Sono così numerosi gli abitanti di questo romanzo dalla veste corale, che le pagine ospitano il divertissement dell’albero genealogico delle loro famiglie, in tutte un pizzico di follia. Un disegno floreale dai tratti infantili aiuta il lettore a ricostruire gli intrecci parentali. I personaggi appartengono a due gruppi: quelli che a Rocchesante sono rimasti e quelli che sono ritornati dopo un’esperienza fuori. Il che, nella mentalità locale, significa indistintamente New York o Palermo. Un solo esemplare esogeno vi ha attecchito: un naturalista austriaco totalmente assorbito dai tesori di fauna e flora. In questo ecosistema vigono leggi draconiane. Su chi ritorna con la coda tra le gambe, dopo ambizioni esterofile, piomba l’astio derisorio della comunità. Invece è concesso il perdono a chi con frequenza fa ritorno al paese natìo, perché è come non fosse mai partito.

Il romanzo presenta una serie di storie che nel corso della lettura rivelano legami inaspettati fino alla sorpresa finale.

Un laureato in Giurisprudenza si macera nel rimpianto di non essere andato a Roma per il Concorso di Polizia. Continua a favoleggiare i suoi mancati successi nelle forze dell’ordine. Intanto per vivere vende protesi acustiche con l’astio di chi si sente in credito con la vita. Ma quanto lo ha beffato il destino con una catena di sciagure da cartone animato? È di alto profilo il ricercatore, una carriera prestigiosa tra Stati Uniti e Svizzera, che in piena attività torna a Rocchesante. La nostalgia di un cervello in fuga non c’entra. Vuole condurre una sperimentazione rivoluzionaria con la complicità di un vecchio compagno di studi, vissuto all’ombra del suo ingegno. Una vicenda di ambizione e rivalsa dai contorni agghiaccianti. Una professoressa di matematica riceve dall’aldilà un segnale che vanta la logica di un calcolo. Secondo voi si scompone?

Recensione

Il primo personaggio mi ha fatto capire di trovarmi nel libro giusto, quello che ti fa sentire a tuo agio. Si tratta di un bancario che, dopo un’esperienza al Nord, torna a Rocchesante per realizzare il suo progetto di vita (qualunque siano le vostre ipotesi, non indovinerete mai). Degna di nota la qualità della scrittura. Scattante, dissacrante, attinge termini settoriali da ambiti disparati: botanica, fisica, matematica, psicologia, geologia. Gli effetti sono paradossali, bizzarri con spassose dissonanze.

Scrive bene Irene Chias. Colpiti e affondati politica, religione, fallocrazia. La promessa di modernizzazione è uno slogan elettorale adatto a tutte le stagioni. Semmai un po’ di rinnovamento lo porta la televisione che non è sempre la cattiva maestra biasimata da Popper. Basta sintonizzarsi su un canale a caso, come la disperate housewive che scopre l’impressionismo. La religione, filtrata dagli occhi di una bambina curiosa di capire il catechismo con i perché della sua età, viene ridicolizzata dalle risposte seriali di chi indossa l’abito talare. Adolescenti, nubili, sposate: è dura la vita delle donne che imparano la necessità di diventare carnefici per smettere di soccombere a umiliazioni, offese e tante, troppe incombenze.  

Una bella lettura che sprizza una formazione poliedrica.

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