“Sono io la tua sposa marina” è il romanzo di Donatella Borghesi pubblicato nel 2018 da L’Iguana, casa editrice espressamente dedicata al filone femminista che sceglie storie “che raccontano le donne senza pregiudizi, in libertà”.
Trama di Sono io la tua sposa marina
Il romanzo spazia dagli anni ’30 del Novecento fino ai primi del Duemila, spostandosi ripetutamente avanti e indietro per raccontare la storia di una famiglia, anzi due. È un dialogo aperto e allo stesso tempo nascosto fra Viareggio e la Francia, che inizia con tre personaggi: Marianna, Adrienne e un uomo, Alberto Gianni, marito della prima e padre del figlio della seconda, e continua con i rispettivi discendenti che però a lungo non sanno nulla gli uni degli altri.
Alberto è un palombaro che muore sul posto di lavoro dopo aver apportato migliorie fondamentali nel suo mestiere, come la camera di decompressione, e lascia due donne che continuano ad allevare i loro figli piccoli senza di lui, sapendo l’una dell’altra eppure ignorandosi dolorosamente. Il richiamo del sangue però è più forte e ci penseranno i nipoti a fare delle ricerche per unire le due famiglie. Una storia a lieto fine, visto che i suoi discendenti hanno fatto strada: per esempio uno è stato Angelo, docente e storico della letteratura italiana, e un altro è il politico Jean Le Garrec.
Recensione
La matrice fortemente autobiografica rende questo libro interessante e per alcuni versi commovente. Ci sono anche alcune riflessioni su cosa abbia voluto dire essere una madre sola negli anni ’30 e poi una donna femminista negli anni ’70 e ’80. Ci sono degli scorci narrativi interessanti, anche se lo spostamento continuo dei punti di vista mi ha reso difficile affezionarmi a un personaggio o a una storia in particolare. Mentre leggevo comprendevo l’importanza di lasciare ai posteri questa storia ma continuavo in qualche modo ad aspettare che la storia iniziasse. Per esempio mi sarei aspettata un focus maggiore sul titolo, “Sono io la tua sposa marina”, magari con qualche guizzo sentimentale in più dal punto di vista della “sposa marina”.
Probabilmente, per apprezzare il libro al meglio bisogna preferire un approccio senza aspettative, senza immaginare di avere di fronte un romanzo nella sua struttura classica. È stato scelto come lettura condivisa dal Club del libro di Pescara nato in s-eno alla Libreria Primo Moroni.
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