“Taras Bul’ba” – Nicolaj Vasilevič Gogol


Voto: 4 stelle / 5

Il romanzo storico “Taras Bul’ba” tratta di un racconto epico e tragico. L’autore ucraino naturalizzato russo, Nicolaj Vasilevič Gogol ne pubblicò due versioni: la prima nel 1834 e la seconda (estesa) nel 1842. Tra i suoi racconti e romanzi più famosi ricordiamo ” Le anime morte” (1842) e “ I racconti di San Pietroburgo” (1842)

La vicenda si concentra sul rapporto di Taras con i suoi due figli: Andrij e Ostap, che sono anch’essi dei cosacchi. I cosacchi erano dei contadini guerrieri, che non erano sottoposti alla servitù della gleba. Una mattina alla tenuta del cosacco Taras, arrivano i suoi due figli prediletti: Andrij e Ostap, che erano ritornati dall’accademia ecclesiastica. La sera in vena di festeggiamenti, il padre, in onore dei vecchi tempi, decide insieme ai suoi due figli, di riniziare la loro opera: quella di combattere e questa volta contro i polacchi.

«Eh, voltati un po’ ragazzo! Come sei buffo!

Che razza di cotte da preti avete in dosso? E così vanno vestiti tutti all’Accademia?»
Con tali parole andò incontro il vecchio Bul’ba ai suoi due figli, ch’erano stati a studiare nel Collegio ecclesiastico di Kiev; ed erano giunti allora allora alla casa paterna.

Trama di Taras Bul’ba

La sinossi del romanzo storico per eccellenza, Taras Bul’ba, verte sul rapporto che ha Taras Bul’ba con i propri figli, con lo sfondo delle varie battaglie dei cosacchi contro i polacchi. Esiste un’inizio e una fine: l’inizio della guerra con i polacchi e la fine di Ostap, il figlio prediletto del burbero Taras. Durante le battaglie nei confronti dei polacchi, il figlio minore, Andrij, si innamora della bellissima donna polacca, cosa che lo porta a tradire la sua stessa comunità, quella dei cosacchi.

È l’autore che ci racconta la loro storia, la storia di questo grande eroe, Taras.

Recensione

Il romanzo “Taras Bul’ba” è un romanzo storico, perché ci sono elementi storici (le battaglie contro i polacchi) e lo stesso autore, provava a scrivere come Walter Scott.

Sono presenti elementi tragici come: l’idea del sacrificio nel caso di Ostap, il figlio favorito di Taras, che cerca di salvarlo dalla sua fine. L’eroe per eccellenza è Taras, questo uomo burbero, ubriacone e misogino, che in sé ha questo aspetto “etico guerresco”, non è un personaggio “a tutto tondo”, ma un personaggio che segue i propri sentimenti. Agisce d’impulso e compie atti di grande tragicità (uccide il figlio Andrij perché aveva tradito il padre e la comunità, e va a salvare disperatamente, il figlio prediletto, Ostap).

In questo breve romanzo, sono presenti anche degli elementi Omerici, le battaglie e il tradimento quello del troiano Paride che si innamora della sua nemica, la bellissima Elena, che fa scoppiare la guerra.

La comunità cosacca è l’equivalente del coro greco.

Inoltre sono intrisi elementi di misoginia: secondo la concezione gogoliana, le donne erano tentatrici e lo possiamo vedere in un breve racconto dello stesso autore, “Una terribile vendetta”, laddove ha delle analogie con Taras Bul’ba: la rivolta polacca. La misoginia nel breve racconto “Una terribile vendetta” si vede nel fatto che la moglie del protagonista veniva chiamata “Femmina” (baba) in senso dispregiativo.

Emilia Pietropaolo

Commenti