“Tre insoliti delitti” – Matteo Strukul


Voto: 4 stelle / 5

Pubblicato a novembre 2022 da Newton Compton Editori, “Tre insoliti delitti” di Matteo Strukul ci porta nel Medioevo. L’autore è noto anche per essere, tra l’altro, appassionato del genere storico. Grazie alla casa editrice per la copia cartacea inviata in omaggio.

Trama di Tre insoliti delitti

Kaspar Trevi, il protagonista di “Tre insoliti delitti”, è un cavaliere templare.
La parte iniziale del libro ha come ambientazione Bari, città appartenente all’epoca – siamo nel 1199 – come tutto il Mezzogiorno, al Regno di Sicilia. Marcovaldo, curatore del re infante Federico II, convoca il cavaliere e gli spiega che, mentre i Templari si davano un bel daffare a Gerusalemme, impegnati a darle di santa ragione agli infedeli, anche nel regno di Sicilia era successo di tutto: scomuniche del papa , tradimenti e, per ultimo, un omicidio.

E’ appena stato assassinato il consigliere della regina. Tutto propende per far ricadere la colpa su Filomena Monforte, donna bellissima che l’ha sedotto, ucciso e infine si è data alla fuga. Ma Kasper non crede alla versione del reggente: non c’è coincidenza con quanto gli viene detto e con ciò che egli ha notato osservando il cadavere.

D’accordo: Trevi, cavaliere soggetto all’obbedienza, si metterà sulle tracce della donna scomparsa, ma non per riportarla a Bari secondo quanto richiesto, bensì per avere conferma delle sue intuizioni. Non è necessario scavare sotto la superficie delle apparenze? Quali segreti sono nascosti?

Inizia così il suo viaggio sulle tracce di Filomena fino a Roma e poi a Venezia, imbattendosi – ma il titolo ce lo annuncia già – in altri delitti.

Recensione

“Tre insoliti delitti” è certamente un libro che, pagina dopo pagina, saprà intercettare i lettori che amano questo genere. L’estro narrativo di Matteo Strukul è supportato da un ricerca seria e minuziosa di un periodo cupo del medioevo.

Il moltiplicarsi delle peripezie non eccede, come capita a volte in tanti romanzi storici, anzi risulta ben dosato.

Più che la figura del cavaliere templare, in questo caso onesto e ripulito da ciò che i fatti storici gli hanno da sempre attribuito, ho trovato interessante la narrazione di un’epoca in cui, tra intrighi di potere e duelli, gli uomini ebbero bisogno di identificare alcune donne come streghe pericolose, strumenti del demonio.

Commenti