“Donne che non muoiono” – Maristella Lippolis


Voto: 4 stelle / 5

“Donne che non muoiono” è il nuovo romanzo di Maristella Lippolis, pubblicato da Vallecchi a ottobre 2024.

Di Maristella Lippolis abbiamo recensito anche “La notte dei bambini”, “Abbi cura di te” e “Non ci salveranno i melograni

Trama di Donne che non muoiono

In “Donne che non muoiono” ci sono Romina e Melania.

La prima vive una vita soffocante, succube di un marito malavitoso e violento; la seconda ha sviluppato il fiuto per riconoscere questo tipo di situazione e le tende una mano. Intorno a loro ruota un gruppo di lettura collegato a una libreria che si rivelerà fondamentale per un’altra vicenda di violenza che emergerà proprio dai loro incontri.

Recensione

“Donne che non muoiono” è un libro sulla salvezza a tutti i costi. Le protagonista sono donne stanche dei fatti, donne che non perdonano più il gorgo di violenza, psicologica e fisica, esercitata da uomini che sono al loro fianco. La loro è una storia provocatrice, che mette in campo anche la giustizia personale e il processo alle intenzioni pur di sottrarre almeno una unità dal conteggio annuale dei femminicidi.

È un libro sui gatti e sulle case, compagni silenziosi e indignati della vita intima di una famiglia. In “Donne che non muoiono” ci sono coraggio e spregiudicatezza, incoscienza e soprattutto esasperazione, impulso a cambiare le cose. È un libro sulle madri, e su certi circoli viziosi duri a spezzarsi.

E poi ci sono i libri. Il gruppo di lettura intorno a cui ruotano le vicende lascia al lettore un vero e proprio elenco ragionato di romanzi “che salvano”. Molte di loro sono storie altrettanto provocatorie.

Viene da chiedersi, con una punta di sconforto, se proprio non ci sia possibilità di tutela da parte delle storie dell’Ordine, invisibili in questo romanzo e negli altri nominati, se non in borghese. La risposta purtroppo arriva cristallina e irrimediabile: i sistemi strutturati sono lenti a reagire e vincolati dalle loro stesse norme. Al momento sembra che solo realtà fluide come i Centri antiviolenza e i gruppi spontanei di mutuo-aiuto possano provare a rispondere tempestivamente a una situazione di pericolo.

Tutti gli uomini sono cattivi? Per fortuna no, e in questo Maristella Lippolis è intellettualmente onesta e inserisce, seppure al margine, alcuni personaggi maschili positivi ma collaborativi, comprensivi, generosi. Questo ci restituisce una visione equilibrata della realtà: operazione forse ancora più spaventosa, perché ci fa rendere conto che è proprio così. Accade veramente che il bene e il male convivano nella medesima città, nel medesimo condominio, nelle medesime stanze.

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